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Lockdown: 3 app per non annoiarsi a casa
Ecco tutti i dettagli sulle migliori applicazioni per smartphone da installare immediatamente per non annoiarsi a casa durante il lockdown.
Ecco la lista della applicazioni più valide da scaricare per non annoiarsi in quarantena.
Il lockdown ha rivoluzionato vite ed abitudini. Al fine di prevenire la diffusione dell’infezione da Sars–Covid, lo Stato ha imposto una chiusura di negozi ed imprese del periodo di un mese circa.
La noia può presentarsi spesso nella monotonia della quotidianità, ecco quindi una lista di tutte le app (disponibili sia per iPhone che Android) da scaricare per intrattenersi e spendere tempo rilassandosi.
Peak
Peak è un servizio ideale per gli amanti dell’enigmistica e dei rompicapi. Si presentano 40 diversi giochi che dovranno stimolare l’intelletto e mettere alla prova le proprie abilità cognitive.
Inoltre, per gli utenti è disponibile la funzione Coach, utile per affinare le ricerche e trovare l’allenamento più appropriato, adatto ai propri gusti e per monitorare i progressi. L’app comprende passatempi sviluppati in collaborazione con esperti di scienze dell’educazione, professori e studiosi di neuroscienze.
Khan Academy
Questa applicazione da la possibilità agli utenti di accedere ad una piccola biblioteca virtuale e completamente gratis. Si possono consultare manuali digitali su molti argomenti come: economia, imprenditoria, linguistica, musica e politica.
All’interno di Khan Academy ci sono anche documenti, file e video che integrano la lettura e aiutano la persona ad ampliare le proprie conoscenze in vari ambiti. È disponibile sia su Appstore che su Google Play.
TikTok
L’app in questione è adatta ai giovanissimi e non. Già molto popolare a livello mondiale, permette a coloro che la scaricano sul proprio dispositivo di cimentarsi in interpretazioni teatrali e balletti.
Anch’essa è completamente gratuita e se si riesce a raggiungere un elevato numero di follower e views, l’azienda proporrà all’utente di unirsi al cosiddetto ‘Fondo Creatori’. Quest’ultimo permetterà al TikToker di guadagnare creando, appunto, contenuti.
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FONTE IMMAGINE: https://unsplash.com/photos/q8U1YgBaRQk
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Cosa sono i bacini di laminazione?
Tutto quello che devi sapere sui bacini di laminazione: una guida completa
Nel vasto campo dell’ingegneria idraulica, i bacini di laminazione rappresentano una componente essenziale per la gestione delle acque e la prevenzione di disastri causati da piene improvvise. Ma cosa sono esattamente i bacini di laminazione? Come funzionano e quali sono i loro benefici? In questo articolo, esploreremo in dettaglio questo argomento, offrendo una guida completa che spiega tutto quello che c’è da sapere sui bacini di laminazione.
Definizione e concetto di base
Sono strutture idrauliche progettate per ridurre il rischio di inondazioni e per regolare il flusso delle acque superficiali durante periodi di precipitazioni intense. Essenzialmente, questi bacini agiscono come serbatoi temporanei, catturando l’acqua in eccesso durante i picchi di pioggia e rilasciandola gradualmente nel tempo, riducendo così il rischio di inondazioni lungo i fiumi e i corsi d’acqua adiacenti.
Come funzionano i bacini di laminazione
Sono solitamente costituiti da un sistema di dighe, sbarramenti o serbatoi che consentono di accumulare grandi quantità di acqua. Durante le piene, l’acqua in eccesso viene deviata verso questi bacini anziché fluire direttamente nei fiumi o nei canali circostanti. Una volta che la precipitazione diminuisce e il livello dell’acqua nei fiumi si abbassa, l’acqua immagazzinata nei bacini viene rilasciata gradualmente, in modo controllato, per evitare inondazioni a valle.
Tipologie di bacini di laminazione
Esistono diverse tipologie, progettate in base alle specifiche esigenze idrauliche e geografiche di una determinata area. Alcuni dei tipi più comuni includono:
1. Bacini di detenzione: Questi bacini sono progettati per accumulare temporaneamente l’acqua durante i periodi di pioggia intensa, riducendo così il flusso di picco nei fiumi sottostanti.
2. Bacini di regolazione: Questi bacini sono utilizzati per regolare il flusso delle acque durante tutto l’anno, non solo durante le piene. Possono essere utilizzati per scopi come l’approvvigionamento idrico, l’irrigazione o la produzione di energia idroelettrica.
3. Bacini di laminazione naturali: In alcune aree, possono essere costituiti da caratteristiche naturali del terreno, come laghi, paludi o zone umide, che svolgono una funzione simile nel rallentare e controllare il flusso delle acque.
Benefici dei bacini di laminazione
L’implementazione porta con sé una serie di benefici sia ambientali che socio-economici. Alcuni dei principali vantaggi includono:
1. Prevenzione delle inondazioni: I bacini di laminazione riducono significativamente il rischio di inondazioni, proteggendo le aree abitate e le infrastrutture critiche dalle devastanti conseguenze delle piene.
2. Miglioramento della qualità dell’acqua: Trattenendo e filtrando l’acqua in eccesso, i bacini di laminazione contribuiscono a migliorare la qualità complessiva delle risorse idriche, riducendo il carico di sedimenti, inquinanti e nutrienti che possono essere trasportati dai corsi d’acqua.
3. Risparmio energetico: Nei casi in cui i bacini di laminazione vengono utilizzati anche per la produzione di energia idroelettrica, possono contribuire a diversificare la fonte di approvvigionamento energetico e a ridurre le emissioni di gas serra.
4. Risorse idriche sostenibili: Utilizzando i bacini di laminazione per la raccolta e lo stoccaggio dell’acqua, è possibile migliorare la gestione delle risorse idriche, garantendo un approvvigionamento costante anche durante periodi di siccità.
Rappresentano una componente fondamentale della gestione idraulica moderna, offrendo una soluzione efficace per la prevenzione delle inondazioni e il controllo del flusso delle acque superficiali. Con i crescenti rischi associati ai cambiamenti climatici e all’urbanizzazione, l’importanza dei bacini di laminazione nella protezione delle comunità e delle risorse idriche diventa sempre più evidente. Investire nella progettazione, costruzione e manutenzione di questi sistemi può portare a notevoli benefici ambientali, economici e sociali, contribuendo a garantire un futuro più sicuro e sostenibile per le generazioni a venire.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/adelberg-herrenbacher-bacino-lago-2910568/]
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Cosa sono i deepfake e come riconoscerli
Nel vasto panorama dell’era digitale, l’avanzamento tecnologico ha portato con sé nuove sfide e opportunità. Una delle sfide più significative è rappresentata dalla diffusione dei cosiddetti “deepfake”. Questi contenuti, generati attraverso algoritmi di intelligenza artificiale (IA), possono essere estremamente convincenti e difficili da distinguere dalla realtà. Tuttavia, è essenziale comprendere cosa sono i deepfake e come riconoscerli per navigare consapevolmente attraverso questo terreno digitale complesso.
Cos’è un Deepfake?
I deepfake sono video, audio o immagini manipolati tramite algoritmi avanzati di IA per creare contenuti falsi. Questa tecnologia può essere utilizzata per sostituire il volto di una persona in un video con quello di un’altra, manipolare discorsi o creare situazioni completamente fittizie. In sostanza, i deepfake possono far sembrare che qualcuno stia dicendo o facendo qualcosa che in realtà non ha mai detto o fatto.
Come Funzionano i Deepfake?
Gli algoritmi di deep learning analizzano enormi quantità di dati, come video e foto della persona da imitare, per imparare a replicare in modo convincente i loro movimenti facciali, espressioni e intonazioni vocali. Una volta che il modello è stato addestrato, può essere utilizzato per generare contenuti falsi con una precisione sempre maggiore.
Riconoscere un Deepfake
Identificare un deepfake può essere difficile, ma ci sono alcuni segnali che possono aiutare a individuare la manipolazione:
1. Anomalie visive: Guarda attentamente il video per eventuali irregolarità visive, come distorsioni intorno al volto o movimenti non naturali.
2. Incoerenze temporali: Verifica se ci sono discrepanze tra il movimento delle labbra e l’audio, o se ci sono incongruenze nelle ombre e nella luce.
3. Artifacts digitali: Presta attenzione a eventuali artefatti digitali, come pixel sgranati o bordi irregolari intorno alla persona o agli oggetti nel video.
4. Contesto: Considera il contesto in cui è stato condiviso il contenuto. Se sembra troppo sensazionalistico o poco plausibile, potrebbe essere un segno di manipolazione.
5. Verifica della fonte: Cerca di confermare l’autenticità del contenuto attraverso fonti attendibili o confrontandolo con altre fonti affidabili.
Implicazioni dei Deepfake
I deepfake hanno il potenziale per causare danni significativi in vari contesti, inclusi:
– Manipolazione Politica: I politici potrebbero essere vittime di video manipolati per danneggiare la loro reputazione o influenzare le elezioni.
– Criminalità Online: I deepfake potrebbero essere utilizzati per estorcere denaro o diffondere informazioni dannose su individui o aziende.
– Disinformazione: La diffusione di contenuti falsi potrebbe minare la fiducia nel giornalismo e nella verità stessa.
– Violazioni della Privacy: Le persone potrebbero essere vittime di stalking o molestie tramite deepfake.
Come Proteggersi
Mentre la tecnologia continua a evolversi, ci sono alcune misure che possono essere adottate per proteggersi dai deepfake:
– Sensibilizzazione: Informarsi sui deepfake e sui loro rischi è il primo passo per proteggersi.
– Verifica della Fonte: Prima di condividere o credere a un contenuto online, verifica sempre la sua fonte e attendibilità.
– Strumenti di Riconoscimento: Esistono strumenti e software in grado di rilevare deepfake, anche se non sono ancora perfetti.
– Regolamentazioni: I governi e le piattaforme online dovrebbero adottare regolamentazioni per limitare l’uso dei deepfake e contrastarne la diffusione dannosa.
I deepfake rappresentano una sfida significativa nell’era digitale, minacciando la nostra capacità di distinguere la realtà dalla finzione. È essenziale essere consapevoli di questa minaccia e imparare a riconoscere i segnali di manipolazione. Inoltre, è necessario che governi, aziende e individui lavorino insieme per sviluppare soluzioni efficaci per contrastare l’abuso dei deepfake e proteggere l’integrità dell’informazione e della società stessa.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/notizia-giornale-quotidiano-computer-1729539/]
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Con meno social ci si sente meglio?
Con meno social ci si sente meglio? L’impatto dei social media sulla salute mentale
Negli ultimi anni, i social media hanno permeato ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Ci connettono con amici e familiari, ci informano sulle ultime notizie e ci offrono un’infinità di contenuti di intrattenimento. Tuttavia, dietro questa apparenza di connessione e intrattenimento, si cela un aspetto oscuro che sta emergendo sempre più: l’impatto negativo che i social media possono avere sulla nostra salute mentale. Con meno social ci si sente meglio? In questo articolo, esploreremo il legame tra il tempo trascorso sui social media e il benessere psicologico, e discuteremo se ridurre l’uso dei social possa portare a una maggiore felicità e soddisfazione personale.
L’impatto dei social media sulla salute mentale
I social media sono diventati una parte integrante della vita moderna, con miliardi di persone che li utilizzano quotidianamente. Tuttavia, numerosi studi hanno dimostrato che un uso eccessivo dei social media può avere conseguenze negative sulla salute mentale. La costante esposizione a contenuti ideali, la comparazione sociale, il cyberbullismo e la dipendenza da likes e condivisioni sono solo alcune delle problematiche legate all’uso dei social media che possono influenzare negativamente il nostro benessere psicologico.
La comparazione sociale, ad esempio, è un fenomeno comune sui social media, dove le persone tendono a confrontare le proprie vite con quelle degli altri. Questo può portare a sentimenti di inadeguatezza, invidia e bassa autostima, poiché spesso ci si confronta con le versioni idealizzate della vita degli altri, piuttosto che con la realtà. Inoltre, il cyberbullismo è un problema diffuso sui social media, con conseguenze devastanti per coloro che ne sono vittime, che possono sviluppare ansia, depressione e persino idee suicidarie.
Il movimento verso una vita senza social media
Di fronte a questi problemi, sempre più persone stanno considerando l’opzione di ridurre o eliminare del tutto il loro utilizzo dei social media. Questo movimento è alimentato da una crescente consapevolezza degli effetti negativi che i social media possono avere sulla salute mentale e dalla ricerca di una maggiore felicità e soddisfazione personale.
Le persone che scelgono di abbandonare i social media spesso riportano numerosi benefici per la loro salute mentale. Essi sperimentano una maggiore tranquillità mentale, meno ansia e stress, e una maggiore capacità di vivere nel momento presente. Inoltre, riducendo il tempo trascorso sui social media, le persone possono dedicare più tempo alle relazioni personali, alla natura, al lavoro creativo e ad altre attività che promuovono il benessere psicologico.
Strategie per ridurre l’uso dei social media
Per coloro che desiderano ridurre il proprio utilizzo dei social media, ci sono diverse strategie che possono aiutare a raggiungere questo obiettivo. Una strategia efficace è quella di stabilire limiti di tempo per l’uso dei social media e di rispettarli rigorosamente. Questo può includere l’impostazione di un timer o l’utilizzo di app che limitano l’accesso ai social media dopo un certo periodo di tempo.
Inoltre, è utile identificare i momenti o le situazioni in cui si tende a utilizzare i social media in modo compulsivo e trovare alternative salutari per occupare il tempo. Questo potrebbe includere attività come leggere un libro, fare una passeggiata all’aria aperta o praticare la meditazione.
Infine, è importante curare il proprio ambiente digitale eliminando le tentazioni che possono portare a un uso eccessivo dei social media. Ciò potrebbe significare eliminare le app di social media dal telefono o disattivare le notifiche per ridurre le distrazioni e la tentazione di controllare costantemente i social media.
Mentre i social media continuano a svolgere un ruolo importante nella vita moderna, è importante essere consapevoli degli effetti negativi che possono avere sulla nostra salute mentale. Ridurre l’uso dei social media può portare a una maggiore felicità e soddisfazione personale, consentendo alle persone di vivere in modo più autentico e connesso con se stesse e con gli altri. Con la giusta consapevolezza e le strategie adeguate, è possibile trovare un equilibrio sano tra l’uso dei social media e il benessere psicologico.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/social-media-comunicazione-rete-6557345/]
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