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Animali: la coda dei cani a che cosa serve?

La coda dei cani non ha nessun effetto sulla loro capacità di correre e saltare. Per loro è uno strumento di comunicazione e non di navigazione. Lo dice un recente studio.

La coda dei cani non ha nessun effetto sulla loro capacità di correre e saltare. Per loro è uno strumento di comunicazione e non di navigazione. Lo dice un recente studio.

A che cosa serve la coda dei cani? Per decenni gli scienziati si sono interrogati sull’argomento per arrivare a concludere che essa è un’appendice multiuso, ma non ha nessun ruolo nelle manovre acrobatiche del cane. Non gli serve durante salti e corse, né per correre meglio. Viceversa, può essere considerato uno strumento di comunicazione.

Animali: l’importanza della coda

La coda è molto importante per gli animali. Si tratta di un’appendice utilissima e multifunzionale, che può essere utilizzata per svolgere compiti diversi. Le code possono essere prensili o usate come timoni durante il volo; altre servono come arma di difesa o di seduzione, altre ancora fungono da terza gamba.

Molti carnivori la adoperano anche per essere più agili e nelle manovre durante gli inseguimenti. Il ghepardo la usa pure per cambiare direzione più velocemente e stabilizzarsi durante il salto, e molte specie la usano quando scalano gli alberi, per aggrapparsi ai rami oppure come contrappeso.

Non è il caso dei cani, che non sanno nemmeno arrampicarsi. Al cane la coda non serve per correre meglio né per essere più agile nelle manovre. La risposta, dopo anni di interrogativi, arriva da uno studio pubblicato su bioRxiv.

A cosa serve l’appendice dei cani?

È noto già da tempo che la coda dei cani serva a svolgere una serie di funzioni legate alla loro vita sociale. La coda di questi animali è infatti un mezzo di comunicazione molto efficace e visibile. Attraverso di essa i cani sono in grado di comunicare, a chi sa interpretarlo, una serie di emozioni diverse.

Non gli serve invece nelle manovre acrobatiche. Finora si pensava che la usassero come fanno gli altri predatori terrestri, ma un team di ricercatori del Max Planck Institute for Intelligent Systems di Stoccarda – capitanato dal dott. Ardian Jusufi, che studia la locomozione degli animali – ha smentito quest’ipotesi. 

Per il loro studio, i ricercatori hanno costruito un modello matematico che gli ha consentito di verificare cosa accade quando i cani girano e rigirano il busto e muovono gambe e code, quando balzano in aria. Hanno impiegato un’enorme mole di dati relativa al movimento dei cani e l’hanno usata per costruire 25 modelli di altrettante razze canine, che sono poi stati messi alla prova facendoli correre o saltare, modificando di volta in volta la posizione della coda.

Hanno così scoperto che non importa quanto sia grande la coda di un cane, durante salti e corse la sua posizione non ha alcun effetto sulla prestazione dell’animale, che riesce a mantenere la sua stabilità a prescindere dal movimento della coda.

“Sembra che gli impatti inerziali che il movimento della coda ha su manovre complesse come il salto, abbiano poco o nessun effetto. L’utilizzo della coda durante il salto raggiunge quantità molto basse di movimento del centro di massa in tutte le specie, dove il più grande è inferiore a un solo grado”, scrivono gli autori.

“Riteniamo che ciò implichi che i cani utilizzino la coda per altri mezzi, come la comunicazione e il controllo dei parassiti, ma non per l’agilità nelle manovre”, hanno concluso.

La coda dei cani non ha dunque alcun effetto sulla loro capacità di correre e saltare. D’altronde, dicono i ricercatori, la coda non è statica, ed è capace di movimenti rapidi e molto complessi. Questo perché, spiegano gli autori dello studio, nel corso dell’evoluzione della specie, essa si è adattata per essere soprattutto un mezzo di comunicazione, non uno strumento di navigazione.

I cani, dunque, usano la coda per cercare di far capire le loro intenzioni. L’altezza, la velocità e la direzione di movimento hanno poi significati diversi e danno segnali circa lo stato d’animo del cane. La coda aiuta anche nella comunicazione olfattiva. Muovendola, infatti, il cane diffonde il suo odore, proveniente dalle ghiandole perianali, che producono un liquido diverso da un esemplare all’altro.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/cane-coda-pet-carino-cucciolo-3522230/

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