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FSK, CaneSecco critica Sapo: Sei un fake scarso, fingi di non saper rappare

CaneSecco ha accusato Sapo ed il resto dell’FSK di fingersi poco abili nel rappare solo per attirare l’attenzione del pubblico

CaneSecco critica Sapo ed il resto dell’FSK, sostenendo che i membri del gruppo fingano intenzionalmente di non saper rappare, pur essendone in realtà in grado.

Gli FSK, gruppo composto dai trapper Sapo, Taxi B e Chiello, oltre che dal producer Greg Willen, rappresentano uno dei fenomeni più controversi della scena urban italiana degli ultimi anni.

Dal 2018 ad oggi i giovanissimi artisti originari della Basilicata sono riusciti a ritagliarsi uno spazio a dir poco significativo nella scena musicale, proponendo al pubblico una trap cruda nei contenuti ed aggressiva nei suoni, figlia di un immaginario profondamente street,  esplicito e dissacrante, che ha fatto storcere il naso a molti, sia tra gli ascoltatori che tra gli addetti ai lavori, inclusi alcuni illustri colleghi.

Tra i tanti ad aver mosso critiche nei confronti dell’FSK anche Salmo, che ha condannato l’atteggiamento del gruppo nei confronti delle sostanze stupefacenti, spesso mostrate nei video e nelle Instagram Stories, proprio come ha fatto Massimo Pericolo che in un post su Instagram ha raccontato qual è secondo lui il lato oscuro del successo.

CaneSecco accusa Sapo e il resto dell’FSK: ‘Fingono di non saper rappare’

Oggi, 20 agosto 2020, un altro rapper italiano, CaneSecco, ha deciso di prendere una posizione critica nei confronti di uno dei ragazzi del collettivo, ovvero Sapo.

L’ex membro dell’Xtreme Team – realtà in cui ha militato anche Gemitaiz – ha però concentrato le sue riserve su un altro aspetto caratteristico del gruppo, relativo alla forma più che al contenuto. CaneSecco ha infatti definito Sapo come un “Fake scarso”, riferendosi alle capacità liriche dell’artista classe 1998, lasciando quindi da parte le polemiche per i contenuti espliciti dei brani.

Attenzione però, perché in un primo momento le parole dell’artista romano potrebbero trarre in inganno.

CaneSecco con questa definizione ha voluto soltanto sottolineare come, secondo il suo punto di vista, lo stile di Sapo – contraddistinto da uno scarso utilizzo delle rime – sia frutto di una scelta ben precisa, non di una reale incapacità nel chiudere le rime. 

CaneSecco: ‘Sapo sapeva rappare, ma finché chiudeva le rime non era interessante per il pubblico’

In altre parole, secondo CaneSecco, Sapo fingerebbe di essere molto meno bravo a rappare di quanto in realtà non sia. Sarebbe infatti questa la strada migliore – sempre secondo l’analisi di CaneSecco – per ottenere visualizzazioni ed ascolti in questa particolare fase storica del rap italiano .   

“Quindi oggi i ragazzi nuovi devono fare finta di non saper rappare per risultare interessanti?”. Con queste parole si è interrogato – retoricamente – CaneSecco al minuto 4:50 del video pubblicato sul suo canale nel primo pomeriggio di oggi.

“Sapo sapeva rappare – ha proseguito poi il rapper romano, al minuto 5:40 – ma non fregava niente a nessuno di Sapo che faceva gli extrabeat e chiudeva tutte le rime. E’ diventato interessante (per il pubblico, ndr) solo nel momento in cui ha fatto finta di non saper fare delle cose.

Boh, che vi devo dire? Cosa dovrei dire a tutti i giovani rapper che mi chiedono consigli? Che forse conviene più essere fastidiosi che bravi?”.

https://www.youtube.com/watch?v=YoTTJwz6K6w

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