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Scatti di crescita: cosa sono e come gestirli?

Gli scatti di crescita sono una normale fase della crescita di un bambino. Questo fenomeno, però, spesso preoccupa i genitori impreparati. Vediamo come riconoscerli e affrontarli.

Gli scatti di crescita sono una normale fase della crescita di un bambino. Questo fenomeno, però, spesso preoccupa i genitori impreparati. Vediamo come riconoscerli e affrontarli.

Nel corso dello sviluppo di ogni bambino normalmente si verificano fasi di accelerazione della crescita conosciute come “scatti di crescita”. Spesso i genitori sono impreparati ad affrontare questo momento. Vediamo dunque insieme cosa sono gli scatti di crescita, come riconoscerli e come gestirli.

Cosa sono gli scatti di crescita?

Gli scatti di crescita sono fasi di accelerazione della crescita che avvengono nel corso dello sviluppo di ogni bambino. Si tratta di veri e propri “salti” nello sviluppo fisico, motorio, cognitivo o emotivo. Quando si verificano, il bambino diventa più irrequieto e irritabile, piange e si sveglia più spesso rispetto a quanto faceva precedentemente, ha più fame e aumenta di peso, oltre ad allungarsi in statura.

Questo cambiamento di comportamento improvviso è assolutamente normale perché la crescita di un bambino non avviene mai in modo uniforme. Gli esperti la definiscono una tappa obbligatoria attraverso la quale tutti i piccoli raggiungono il completo sviluppo. Eppure, spesso, questo fenomeno fisiologico preoccupa i neogenitori che fanno fatica a riconoscerlo e di conseguenza non sono preparati a gestirlo. Per questo è importante informarsi e imparare a riconoscerne i ‘sintomi’.

Quando avvengono?

Solitamente gli scatti di crescita si manifestano durante il primo anno di vita del bambino, in particolar modo a 3, 6, 9 e 12 mesi. Dopo l’anno continuano a manifestarsi ma sono meno evidenti.

Verso i tre mesi lo scatto di crescita riguarda la vista: l’apparato visivo matura e il neonato riesce a distinguere gli oggetti e le persone in modo più chiaro. A 4 mesi, invece, il bebè è capace di afferrare gli oggetti e portarli alla bocca. Inoltre, a pancia in giù riesce a sollevare testa, braccia e gambe.  A 5 mesi la vista migliora ulteriormente e il bambino comincia ad essere attratto da ciò che lo circonda. Intorno ai 6 mesi di vita il piccolo impara a rotolare sul dorso e si sforza di stare seduto senza appoggiare la schiena. A 8 mesi sa stare seduto da solo e inizia a gattonare. A 10 mesi il bambino gattona senza difficoltà e tenta di stare in piedi aggrappandosi ad appigli. A 12 mesi il bambino è ormai in grado di stare in piedi appoggiandosi a qualcosa o tenendo la mano dell’adulto. Verso i 15 mesi muove i primi passi e a 20 mesi cammina senza difficoltà.

A due anni il bambino è in grado di correre e maneggiare piccoli oggetti. A tre anni sa saltare a piedi uniti, salire e scendere le scale alternando i piedi, e sa muovere meglio le mani. Da qui in poi lo sviluppo è più lento e regolare prima del grande scatto di crescita che avviene in età prepuberale.

Tuttavia, ogni caso è a sé. Ci possono infatti essere piccole differenze temporali tra un bambino e l’altro. Non esiste, dunque, una vera e propria tabella con le date degli scatti di crescita. Ad ogni modo, nel primo anno di vita è importante sottoporre il bambino a visite frequenti e regolari dal pediatra, il quale accerterà che la crescita si sta svolgendo in modo regolare.

Come riconoscere gli scatti di crescita?

Riconoscere gli scatti di crescita è molto importante, tant’è che questo aspetto viene sottolineato anche nelle raccomandazioni dell’Unione Europea riguardo l’alimentazione dei lattanti e dei bambini fino ai 3 anni.

Gli scatti di crescita interessano diversi aspetti nello sviluppo del bambino. Generalmente si possono classificare in fisici, cognitivi o emotivi e motori. Gli scatti di crescita fisici si manifestano attraverso aumento di peso e allungamento in statura. I ‘sintomi’ degli scatti di crescita di tipo cognitivo o emotivo, invece, sono: maggior curiosità, interesse e consapevolezza del bambino verso il mondo che lo circonda, a cui però guarda anche con timore o timidezza. Infine, gli scatti di crescita motori si verificano quando un bambino, nel giro di pochi giorni, acquisisce una nuova capacità nel movimento, ovvero impara a stare seduto da solo, gattona, corre e così via.

Generalmente in questa fase della crescita i bambini piangono più frequentemente, mostrano di avere più fame e richiedono più latte, di conseguenza aumenta la frequenza delle poppate. Questi ‘sintomi’ durano al massimo un paio di giorni.

Gli scatti di crescita sono più evidenti nei bambini molto piccoli, fino ai dieci mesi di vita, perché i bebè compiono progressi molto rapidi.

Come gestire gli scatti di crescita?

Una volta riconosciuti i possibili segnali, innanzitutto si raccomanda di non andare nel panico per non trasmettere agitazione al proprio bambino. In secondo luogo, bisogna cercare di assecondare la maggior richiesta di latte da parte del bambino, attaccandolo più spesso al seno, senza dubitare dell’insufficienza del proprio latte, per non cadere nella depressione post-allattamento.  In caso di allattamento con latte artificiale, basterà aumentare la dose per qualche giorno e poi tornare alla solita quantità.

Ad ogni modo,se non si riesce a gestire bene lo stress di questo momento, è meglio chiedere aiuto a una persona esterna (nonna, zia o anche un’amica).

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/letto-bambino-neonato-coperta-1839564/

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