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Bonus elettrodomestici senza ISEE: i requisiti

Ci sono ancora 4 mesi di tempo per richiedere il bonus elettrodomestici e mobili 2021 voluto dal Governo, senza vincolo ISEE. Ecco cosa c’è da sapere.

Ci sono ancora 4 mesi di tempo per richiedere il bonus elettrodomestici e mobili 2021 voluto dal Governo, senza vincolo ISEE. Ecco cosa c’è da sapere.

Il Governo ha introdotto nuove disposizioni per poter usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici 2021, che sarà attivo ancora per pochi mesi. La novità è che l’agevolazione voluta dal Governo è completamente svincolata dal rispetto di requisiti legati al reddito, a differenza della maggioranza degli incentivi introdotti nella Legge di Bilancio 2021 e nel Decreto Sostegni e Sostegni bis.

Vediamo insieme quali sono i requisiti per ottenerlo.

Bonus elettrodomestici senza ISEE: come funziona

Mancano solo 4 mesi per poter usufruire ancora del bonus mobili ed elettrodomestici. La scadenza del beneficio è infatti fissata al 31 dicembre 2021, salvo eventuali proroghe che al momento non sono state rese note.

Il governo offre 8000 euro a tutti senza vincolo ISEE. Come per altre agevolazioni collegate a lavori di ristrutturazione, il bonus in questione consiste in una detrazione Irpef del 50% da calcolare sulle spese supportate per acquistare complementi d’arredo ed elettrodomestici da collocare nell’immobile recentemente oggetto di ristrutturazione.

L’incentivo permette di ottenere un rimborso massimo di 8.000 euro. Il totale delle spese sostenute per gli acquisti necessari non potrà superare la soglia dei 16.000 euro.

I requisiti da rispettare

Come reso noto dall’Agenzia delle Entrate, requisito fondamentale per accedere al beneficio è l’aver effettuato interventi di ristrutturazione (sostituzione dei vecchi infissi con i nuovi; installazione di recinzioni e cancelli, di scale di sicurezza, oltre che di ascensori; lavori necessari per la sostituzione dei tramezzi; ristrutturazione e costruzione di scale; sostituzione di caldaie, stufe , comprese quelle a pellet, o ad alimentazione combustibile). Per quanto riguarda i condomini, siccome i lavori riguardano le parti comuni, è possibile avvalersi del bonus anche per specifici lavori di manutenzione ordinaria, come la tinteggiatura e la messa a punto degli intonaci, oltre ad altri interventi.

Sono però da rispettare le tempistiche della realizzazione dei lavori di ristrutturazione. I beni devono essere obbligatoriamente acquistati dopo l’inizio degli interventi di ristrutturazione; non importa se pagati prima o dopo la realizzazione di tali lavori. Se l’acquisto dei beni è avvenuto nell’anno in corso (2021) è indispensabile avere realizzato la ristrutturazione dopo il 1°gennaio dello scorso anno (2020). Se invece la spesa fosse stata sostenuta nell’arco di tutto il 2020, la ristrutturazione dovrà essere stata avviata dopo il 1°gennaio 2019. In quest’ultimo caso il tetto massimo di spesa detraibile varia, si attesta infatti sui 10.000 euro.

I beni acquistati possono essere collocati in una diversa zona rispetto a quella oggetto di ristrutturazione, a patto che appartenga comunque allo stesso immobile.

A differenza di altri bonus casa, il bonus mobili ed elettrodomestici non consente di utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura. È concessa soltanto la detrazione Irpef spalmata su 10 anni, tramite quote annuali di pari ammontare.

Per poter usufruire del bonus, le spese dovranno essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi, mediante modello 730, oppure nel modulo Redditi PF. Inoltre, il soggetto che presenta la dichiarazione e che dunque richiede il bonus deve essere lo stesso che si è fatto carico delle spese per i lavori di ristrutturazione.

Si ricorda che l’incentivo copre le spese sostenute per gli acquisti effettuati al di fuori dei confini nazionali, ma il richiedente deve disporre di tutti i documenti necessari.

Infine, va ricordato che si può usufruire del bonus elettrodomestici e mobili in contemporanea con altri incentivi sempre riguardanti la ristrutturazione. Il beneficio è cumulabile sia con il bonus verde che con il bonus casa.

Chi può ottenerlo e quali beni si possono acquistare?

Come detto, il bonus si rivolge a chi ha effettuato un intervento di ristrutturazione, ma i beni comprati possono essere collocati in un’area differente da quella sottoposta a ristrutturazione, comprese le pertinenze. Ad esempio, se i lavori di ristrutturazione hanno riguardato la cucina, si possono comprare elettrodomestici e mobili da collocare in soggiorno, bagno, veranda o garage; l’importante è che si tratti della stessa unità immobiliare.

Al contrario, per i condomini, siccome i lavori di ristrutturazione devono riguardare le parti comuni, i beni acquistati vanno collocati obbligatoriamente nelle parti condivise del condominio.

Nell’elenco dei mobili che si possono acquistare rientrano: i letti, le librerie, le scrivanie, le sedie, i divani, le poltrone, gli apparecchi d’illuminazione, materassi e comodini. Non è invece possibile comprare tende di qualsiasi genere, compresi i tendaggi, le porte, i pavimenti ed altri beni d’arredamento.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, invece, si potranno comprare i dispositivi rientranti nella classe energetica A+ o superiore, eccezione fatta per forni e lavasciuga, ammessi anche se appartenenti alla classe A. Per verificare la classe di appartenenza dell’elettrodomestico basta leggere la specifica etichetta adesiva presente sul bene che si vuole acquistare. Nel caso in cui l’elettrodomestico prescelto ne fosse sprovvisto, lo si potrà acquistare lo stesso, a patto che l’obbligo di etichetta non sia previsto per legge per quello specifico elettrodomestico.

Si potranno inoltre acquistare: congelatori, condizionatori, ventilatori, piani cottura per cucina, frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie. Infine, il bonus elettrodomestici copre anche le spese sostenute per comperare radiatori elettrici, piastre, forni se a microonde, stufette elettriche e lavasciuga.

fonte immagine: https://www.pexels.com/it-it/foto/luce-costruzione-parete-impianto-7060820/

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