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Carenza farmaci in Italia: 3.200 medicinali introvabili

È allarme carenza farmaci in Italia. Secondo i dati dell’ultimo bollettino Aifa sono introvabili 3.200 medicinali. Ecco quali sono le possibili ragioni alla base del fenomeno.

È allarme carenza farmaci in Italia. Secondo i dati dell’ultimo bollettino Aifa sono introvabili 3.200 medicinali. Ecco quali sono le possibili ragioni alla base del fenomeno.

In Italia è emergenza farmaci. A dirlo è l’ultimo bollettino Aifa, secondo cui mancano circa 3.200 medicinali sui banconi delle farmacie del nostro Paese. Dopo Fofi, anche Farmindustria lancia un appello al governo.

Carenza farmaci in Italia: è allarme

L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha pubblicato il suo annuale elenco di medicinali difficili da reperire, che viene rinnovato costantemente sulla base delle segnalazioni ricevute dall’ente. Al 3 gennaio 2023 il totale di farmaci introvabili era di 3.198, 66 unità in più rispetto al rilevamento di dicembre (in cui era 3.132). L’ultimo bollettino dell’Agenzia dice che il totale è salito a circa 3.200. Si tratta principalmente di medicinali di uso comune, come antibiotici e antinfiammatori, ma anche di antipertensivi e antidepressivi. Una tale carenza, dicono i distributori, non si è “vista neanche in pandemia”.

A lanciare l’allarme ci aveva già pensato la Federazione degli ordini dei farmacisti (Fofi), che ha inoltre invitato i consumatori ad evitare “inutili corse all’accaparramento” per non aggravare la situazione.

A seguire Farmindustria ha rivolto un appello al governo: “Auspicavamo un intervento istituzionale perché avevamo iniziato a denunciare questo fenomeno situazione già 4 mesi fa e la situazione è ormai diventata insostenibile. Vorremmo conoscere la ragione vera del problema, per dare risposte omogenee ai cittadini. Perché i fenomeni di carenza di farmaci che vediamo ora non li abbiamo visti neppure in piena emergenza Covid”, ha detto all’ANSA Antonello Mirone, il presidente di Federfarma Servizi, che rappresenta la distribuzione intermedia del farmaco.

Intervenuto a Radio Capital, il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), Andrea Mandelli, ha dichiarato che è in atto una tempesta perfetta che “continua a incidere sul problema della carenza di medicinali di uso comune, iniziata già nella scorsa primavera, quando la Federazione dei farmacisti per prima aveva denunciato l’indisponibilità di alcuni farmaci antinfiammatori”.

La risposta del ministro Schillaci

Pronta la risposta del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che nella giornata dell’11 gennaio ha aperto un tavolo di lavoro permanente sull’approvvigionamento dei farmaci, per definire la reale entità del fenomeno e indicare proposte risolutive. Il ministro ha avviato una serie di verifiche al fine di individuare i farmaci che registrano una reale carenza, favorire interventi di risposta a breve e medio termine per far fronte tempestivamente ai bisogni dei cittadini e definire l’attività di comunicazione e sensibilizzazione per scongiurare allarmismi e conseguenti ingiustificate corse all’acquisto.

Carenza farmaci: le possibili cause

Secondo il presidente di Farmindustria Marcello Cattani le cause della carenza dei farmaci sono da ricercarsi nell’aumento della domanda di medicinali in relazione al Covid e all’influenza ma anche nell’alta competitività tra diversi Paesi per garantirsi l’approvvigionamento dei principi attivi, reso più complicato dalla guerra ancora in corso in Ucraina. “Alcune categorie di farmaci come antibiotici, antinfiammatori, antipertensivi, antidepressivi e diuretici scontano in questo momento delle carenze in crescita rispetto a un anno fa, quando l’Aifa registrava circa 2.500 stati di carenza mentre oggi sono circa 3.200: il 50% di tali farmaci sono però stati sostituiti da altri mentre il 46% sono proprio in stato di carenza”, ha spiegato Cattani. “Siamo in uno scenario competitivo globale e l’effetto competitivo si è scatenato soprattutto sulle materie prime che concorrono alla produzione dei farmaci, un ambito nel quale l’Europa è esposta poiché il 75% di tali materie o principi attivi deriva dall’import da Cina e India”, ha proseguito, aggiungendo: “Vi sono anche la carta e gli imballaggi primari e secondari, quindi plastica e alluminio, che in questo momento sono sottoposti a tale dinamica competitiva”.

La situazione che si è venuta a creare sta pesando sempre di più sulle imprese del farmaco: “Noi importiamo i principi attivi da Cina e India pagandoli in dollari e scontiamo la debolezza del cambio euro-dollaro e ci sono, inoltre, tutti gli effetti degli aumenti dell’energia e del gas, per cui questo settore è in grande difficoltà”, ha avvertito Cattani.

Il presidente di Farmindustria ha parlato di “situazione critica” ma si è detto positivo e fiducioso nel governo Meloni: “Vogliamo essere positivi perché l’industria italiana è prima in Europa come comparto farmaceutico anche se la sostenibilità economica dell’industria in questo momento è fortemente messa a rischio”, ha dichiarato. Il governo Meloni, ha aggiunto, “ha l’obiettivo chiaro di difendere gli interessi nazionali” per cui ha “sicuramente compreso come il valore dei farmaci sia un investimento e il settore farmaceutico sia critico per la sicurezza e lo sviluppo economico del Paese”.

Infine, Cattani ha lanciato un appello: “È importante che cittadini non si autoprescrivano farmaci e non ne facciano un accaparramento in maniera irresponsabile, ma seguano sempre le indicazioni dei medici”.

I farmaci mancanti

Tra i medicinali mancanti inseriti nella lista pubblicata da Aifa figurano soprattutto antivirali o antinfiammatori e antibiotici. I più noti comunemente sono: Moment, Neo Borocillina, Nurofen e Spididol, ma anche Tachipirina, Efferalgan, Tachifludec e Amoxicillina.

Bisogna però evidenziare che secondo i dati Aifa, su 3.200 medicine mancanti per più del 50% c’è stata una fisiologica cessazione della produzione, mentre solo per gli altri c’è una reale carenza. Vi è quindi una differenza sostanziale tra farmaci mancanti e indisponibili.

Sono mancanti i medicinali difficili da reperire a causa di distorsioni nel mercato. Gli indisponibili, invece, sono quelli non reperibili solo in determinate zone, per via di problemi a livello della distribuzione del medicinale.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/farmaci-compresse-medicinale-cura-1851178/

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