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Condono fiscale 2021, come funziona lo stralcio cartelle

Ecco come funziona il condono fiscale 2021 e a chi spetta lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5mila euro previsto dal Decreto Sostegni.

Ecco come funziona il condono fiscale 2021 e a chi spetta lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5mila euro previsto dal Decreto Sostegni.

Attraverso una nuova circolare, emanata d’intesa con l’Agenzia Entrate-Riscossione, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sul condono fiscale 2021 varato dal Governo Draghi. Ecco chi e come potrà usufruire dello stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5mila euro previsto dal “decreto Sostegni” (Dl n. 41/2021).

Condono fiscale 2021, come funziona lo stralcio per le cartelle fino a 5000 euro

La misura introdotta dal Decreto Sostegni elimina automaticamente, dal 31 ottobre 2021, le cartelle esattoriali pendenti e non ancora riscosse, vale a dire quelle che negli anni scorsi erano state notificate ai contribuenti interessati, ma che fino ad oggi non erano state ancora pagate e recuperate attraverso la riscossione coattiva. Il debito residuo verrà dunque ora cancellato.

Nello specifico, il condono fiscale 2021 annulla le cartelle al di sotto dei 5mila euro, affidate all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. Tuttavia, anche i contribuenti a cui le cartelle sono state notificate successivamente potrebbero fruire della cancellazione del debito. Il rispetto del tetto va calcolato tenendo conto del capitale, degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e delle sanzioni. Sono esclusi dal calcolo gli aggi e gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura.

Il condono fiscale 2021 si applica anche alle cartelle rientranti nella “Rottamazione-ter” (Dl n. 119/2018), nel “Saldo e stralcio” (legge di Bilancio 2019) e nella “Riapertura dei termini” (prevista dal Dl n. 34/2019).

Sono invece escluse dall’azzeramento alcune voci, quali i recuperi di aiuti di Stato, le somme derivanti da sentenze di condanna della Corte dei Conti, le risorse proprie dell’Unione Europea. Il condono non si applica neanche per le somme riscosse dagli Enti locali territoriali (Regioni, Province e Comuni) attraverso l’ingiunzione fiscale; riguarda solo quelle iscritte a ruolo dall’Agente di riscossione (l’attuale Agenzia Entrate Riscossione, l’ex Equitalia e le varie ETR in passato esistenti).

Si specifica inoltre che il limite dei 5mila euro di importo del debito residuo è riferito non all’intera cartella, ma ai singoli carichi contenuti in essa.

 L’Agenzia delle Entrate fa sapere che “in caso di pluralità di carichi iscritti a ruolo, rileva l’importo di ciascuno: se i singoli carichi non superano i 5.000 euro, possono beneficiare tutti dell’annullamento“. Dunque, nel caso in cui il contribuente abbia più carichi iscritti a ruolo, quello che conta è l’importo di ognuno. La somma totale riportata nella cartella potrebbe essere molto più alta, ma le varie voci contenute in essa verranno cancellate, se rientranti nella soglia.

Chi può accedere allo stralcio automatico delle cartelle?

Al saldo e stralcio automatico delle cartelle sotto i 5mila euro hanno accesso solo le persone fisiche e i soggetti diversi dalle persone fisiche (Società di capitali, Società di persone ed Enti non commerciali), che hanno conseguito un reddito imponibile non superiore a 30mila euro, riferito all’anno d’imposta 2019. Di conseguenza, è escluso dal condono chi ha avuto per quell’anno un reddito oltre i 30mila euro.

Il calcolo dei redditi include anche quelli soggetti a cedolare secca, a imposta sostitutiva per i contribuenti con partita Iva in regime forfettario (flat tax) e le quote di agevolazione Ace (aiuto alla crescita economica).

I redditi delle persone fisiche vengono individuati prendendo in considerazione le Certificazioni uniche 2020 e le dichiarazioni presentate nel 2020 con il Modello 730 o con il Modello Redditi PF 2020, presenti nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate alla data del 14 luglio 2021. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, invece, si fa riferimento ai modelli dichiarativi Redditi Società di capitali, Società di persone, Enti non commerciali, nel cui frontespizio è indicato un periodo d’imposta che ricomprende la data del 31 dicembre 2019.

Come avviene la cancellazione dei debiti

Entro il prossimo 30 settembre, l’Agenzia delle Entrate, dopo aver effettuato le verifiche sul possesso dei requisiti da parte dei contribuenti interessati, provvederà a comunicare, con un flusso telematico, all’Agenzia Entrate-Riscossione, i codici fiscali e i dati reddituali dei contribuenti per individuare quelli che rientrano nella soglia.

L’annullamento dei debiti avverrà automaticamente entro il 31 ottobre 2021. Sarà l’Agenzia Entrate-Riscossione a provvedere alla cancellazione; dunque non è necessaria alcuna richiesta da parte del contribuente, il quale, consultando la propria situazione debitoria, può comunque verificare sul sito o allo sportello se la cancellazione della cartella è effettivamente avvenuta.

L’Agenzia Entrate-Riscossione, infine, procederà a ricalcolare gli importi residui delle rate dovute, depurati dai debiti cancellati.

fonte immagine: https://www.facebook.com/agenziadelleentrate/photos/a.275514016148134/1482934722072718

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