Categorie
news

Covid-19: Milano verso il lockdown

Impennata di casi a Milano. Preoccupazione da parte delle istituzioni e possibile lockdown per arginare i contagi e decongestionare gli ospedali.

Impennata di casi a Milano. Preoccupazione da parte delle istituzioni e possibile lockdown per arginare i contagi e decongestionare gli ospedali.

Da ieri la Lombardia ha attuato il coprifuoco notturno dalle ore 23:00 alle 5:00 del mattino. Milano è tra le città più colpite in questo momento e si è adeguata alle nuove regole anticovid, ma molti sono i dubbi sulla reale efficacia dei nuovi provvedimenti. Se da un lato è vero che il coprifuoco limita gli assembramenti notturni, in particolar modo tra i giovani, è anche vero che il contagio procede sempre più velocemente e l’ipotesi di un lockdown nella capitale lombarda sembra avvicinarsi.

I contagi a Milano

La città di Milano ha aumentato esponenzialmente il numero dei test per l’individuazione dei positivi. Da 37mila test si è passati a 57mila a settimana e questo ha fatto emergere anche una impennata di contagi, che sembrano non arrestarsi. Il sindaco di Milano Sala ieri ha incontrato Mario Vanni, capo di gabinetto del Comune, insieme a Walter Bergamaschi e Vittorio Demicheli, rispettivamente direttori generale e sanitario di Ats Città Metropolitana di Milano. Lo scopo dell’incontro è stata la valutazione dell’evoluzione epidemiologica cittadina e le criticità legate alle attese per i tamponi. 

L’appello del governatore Fontana

Attilio Fontana a Sky Tg24 si è dichiarato preoccupato per il trend in ascesa dei contagi e se i provvedimenti appena messi in atto non porteranno almeno ad un arresto della crescita dei positivi, sarà necessario mettere in campo nuove restrizioni. Inoltre, l’aumento esponenziale dei contagi sta mandando in affanno il sistema di tracciamento e gli ospedali si stanno indirizzando verso nuovi affollamenti. Il timore di Fontana è quello di rivivere le tragiche scene dello scorso marzo, quando tutti in tv abbiamo visto sfilare i camion militari che trasportavano le bare dei morti per covid-19. L’invito di Fontana è quello di rispettare le regole, di farlo con coscienza per non mettere in pericolo la propria e l’altrui vita, anche se questo può significare una limitazione per la libertà personale. In particolar modo, il governatore della Lombardia si è rivolto alla popolazione più anziana e ai più fragili, invitandoli a rimanere in casa il più possibile.

Il pare di Galli

Anche Massimo Galli, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale Sacco, si è dichiarato preoccupato per l’aumento dei contagi nella città di Milano. A marzo, con il lockdown nazionale, i contagi in città sono rimasti contenuti, ma la mobilità attuale sta facendo dilagare il virus e la preoccupazione maggiore corre sicuramente agli ospedali.

La situazione negli ospedali

Gli ospedali milanesi sono sempre più sotto stress per l’aumento dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive e sub intensive. Si è già superata la quota 150, che rappresentava il limite massimo per l’attivazione del reparto covid presso il polo Fiera, che a quanto pare inizierà a funzionare a pieno regime. Attualmente i malati di covid-19 presentano sintomatologie differenti, ma si è registrato, come ha affermato Andrea Gori, primario di malattie infettive del Policlinico di Milano, un aumento di insufficienze respiratorie, a cui non basta la semplice somministrazione di ossigeno, ma strumentazioni più importanti come il Cpap, un casco per la ventilazione non invasiva.

FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/italia-milano-piazza-del-duomo-3523640/

Una risposta su “Covid-19: Milano verso il lockdown”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version