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Covid, arriva CureVac, il terzo vaccino mRNA

Potrebbe arrivare entro giugno il vaccino anti-Covid CureVac. Si tratterebbe del terzo vaccino mRNA. Si attende il via libera dell’Ema.

Potrebbe arrivare entro giugno il vaccino anti-Covid CureVac. Si tratterebbe del terzo vaccino mRNA. Si attende il via libera dell’Ema.

Secondo quanto si apprende dai media tedeschi, il vaccino CureVac potrebbe ottenere il via libera dall’Ema verso maggio-giugno. A riferirlo, un portavoce dell’azienda farmaceutica, Thorsten Schueller. Si tratterebbe del terzo vaccino a mRNA, la stessa tecnologia utilizzata da Pfizer-BioNTech e Moderna.

Vaccino CureVac, quando arriva?

Il vaccino CureVac è al momento ancora in fase di revisione (fase 3) e non sono ancora noti dati sulla sua efficacia. La revisione continua del vaccino (rolling review), ossia lo strumento regolatorio di cui l’EMA si serve per accelerare la valutazione di un medicinale o vaccino promettenti durante un’emergenza sanitaria pubblica, è stata avviata dall’Ema già a febbraio, ma bisognerà attendere i trial clinici verso la fine di aprile o l’inizio di maggio per ottenere il via libera dell’Agenzia Europea per il Farmaco. L’azienda tedesca ha richiesto la revisione clinica anche alla Swissmedic, l’agenzia svizzera dei farmaci.

“Siamo a un ottimo punto, e pensiamo per fine maggio, massimo inizio giugno, di vederlo registrato in Europa. Appena lo studio sarà concluso, a metà maggio, sarà poi valutato rapidamente dall’Agenzia europea”, ha detto il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Nicola Magrini, intervistato a ’24 Mattino’ su Radio 24.

Intanto, però, la Commissione europea ne ha già preordinato 225 milioni di dosi. All’Italia dovrebbe essere destinata una fornitura da 30 milioni.

Al Fattoquotidiano.itFranz-Werner Hass, amministratore delegato di CureVac, ha spiegato che prevede di produrre fino a 300 milioni di dosi entro l’anno e un miliardo di dosi nel 2022.

Come funziona?

Anche il vaccino CureVac (CVnCoV), sviluppato da un’azienda farmaceutica di Tubinga in Germania, utilizza la tecnologia dell’RNA messaggero che ha il vantaggio di poter aggiornare il vaccino in tempi rapidi in caso di nuove varianti del virus.

Come quelli sviluppati da Pfizer e Moderna, anch’esso contiene una molecola denominata mRNA che porta con sé le istruzioni per produrre la proteina spike. Quando il composto viene inoculato, le cellule di chi lo riceve ‘interpretano’ queste istruzioni e rilasciano la proteina che viene riconosciuta dal sistema immunitario come un intruso. A quel punto si innesca la risposta immunitaria che riconoscerà e neutralizzerà la proteina Spike, utilizzata dal virus per infettare l’organismo.

Rispetto agli altri due vaccini a Rna, quello di CureVac può essere conservato più facilmente perché non richiede una catena del freddo a meno 80 gradi e resiste per 3 mesi a 5 gradi. Anche in questo caso servono due dosi a distanza di 4 settimane.

fonte immagine:https://www.facebook.com/CureVac/photos/a.1488680701358701/3018472981712791

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