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Covid e varianti: le nuove zone rosse in Italia

Le varianti Covid destano non poche preoccupazioni e dato l’aumento dei contagi cambiano anche le zone. Da giovedì Bologna e Modena in zona rossa.

Le varianti Covid presenti in Italia destano non poche preoccupazioni e dato l’aumento dei contagi cambiano anche le zone. Da mercoledì in Lombardia entrano in arancione rafforzato l’intera provincia di Como, buona parte della provincia di Cremona compreso il capoluogo, diversi comuni della provincia di Mantova, di quella di Pavia e dieci comuni della Città Metropolitana di Milano. Da giovedì in zona rossa le province di Bologna e Modena.

La curva dei contagi sta risalendo in modo significativo in gran parte delle Regioni e l’allarme è stato in primis lanciato dal ministro della Salute Roberto Speranza. La crescita dei casi è trainata dalle varianti che ormai sono le forme prevalenti di Covid. La variante inglese del Covid provocherebbe già oltre la metà dei casi, in base agli ultimi dati raccolti dalle Regioni e elaborati dall’Istituto superiore di sanità.

Considerando la variante covid brasiliana e la neo-scoperta sudafricana, le varianti del covid rappresenterebbero tra il 50 e il 60% dei casi totali.

Covid: la Lombardia suddivisa in zona arancione e arancione rafforzata

In Lombardia, arancione dal 1° marzo, il governatore Attilio Fontana ha firmato tre nuove ordinanze in vigore dal 3 marzo fino al 10 marzo. Diventerà zona arancione rafforzata, con la chiusura quindi di tutte le scuole, tranne gli asili nido, l’intera provincia di Como, ma anche diversi comuni della provincia di Mantova, della provincia di Cremona, di quella di Pavia e dieci comuni della Città Metropolitana di Milano, tra cui Melzo e Binasco.

Prorogata al 10 marzo la zona arancione rafforzata in provincia di Brescia e in alcuni comuni del bergamasco. I tre comuni di Bollate (Milano), Viggiù (Varese) e Mede (Pavia) a partire dal 4 marzo fino all’11 marzo passano dalla fascia rossa a quella arancione rafforzata in considerazione del miglioramento della situazione epidemiologica

Covid e varianti: Bologna e Modena in zona rossa

L’Emilia-Romagna continua ad essere in zona arancione, ma le province di Bologna e Modena saranno zona rossa da giovedì fino al 21 marzo. Chiusi anche i nidi e le scuole d’infanzia, oltre alle attività commerciali non essenziali.

Sono stati collocati in fascia arancione scuro, quindi con negozi aperti ma divieto di spostamento come nelle zone rosse e scuole chiuse ad eccezione di asili e infanzia, da giovedì 25 febbraio fino all’11 marzo, 14 Comuni che fanno capo all’Ausl di Imola. Dal 2 al 14 marzo, inoltre, la zona arancione scuro è estesa alla Romagna: sono interessate perciò le province di Rimini e di Ravenna oltre che l’area del Cesenate.

Covid: cambiano i colori in Italia a causa delle varianti

In Toscana, le province di Siena e Pistoia sono in zona rossa da sabato 27 febbraio fino al 7 marzo. Rossa anche Cecina, nel livornese, a partire dal 25 febbraio per almeno una settimana.

Nel giallo Lazio: tutta la provincia di Frosinone è in zona arancione fino al 14 marzo e sono zona rossa i comuni di Torrice e Monte San Giovanni Campano. In Sardegna malgrado la fascia bianca attribuiita all’Isola, il sindaco della Maddalena ha proclamato la zona rossa fino al 4 marzo a causa di una crescita di contagi ascrivibili alla variante inglese.

Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/italia-milano-piazza-del-duomo-3523720/

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Una risposta su “Covid e varianti: le nuove zone rosse in Italia”

Io non sono che un semplice cittadino ,ovvero un numero univoco nell’archivio dello stato.
Premetto , non sono ne , un ingegnere , ne un professore immunologo , ne uno scienziato ,
ne un dottore . Però ,presumo di aver un cervello e con questo mio ragiono ,rifletto , penso, valuto , constato che , allo stato attuale dei fatti i cosidetti nostri politici attuali ,
NON HANNO purtroppo nessune di queste qualità . Perchè ?
Non hanno ancora capito come affrontare questa Pandemia .
A mio modesto Parere , è inutile far vaccinare la popolazione se prima non scopriamo tutte le persone Asintomatiche per poi di conseguenza isolarle . E’ noto ormai e le notizie stanno uscendo a singhiozzi che , persone vaccinate sono risultate positive o peggio ancora ,persone che dopo pochi giorni dal vaccino sono morte ,ma allora di cosa stiamo parlando.
Questa è una pura e FOTONICA IGNORANZA (sempre a mio parere) da parte dei nostri politici ,annaspano nell’ignoranza , non sanno come affrontare la situazione, quando una considerevole soluzione l’abbiamo a portata di mano, cioè fare ASSOLUTAMENTE TAMPONI in MASSA a TUTTI e ripetuti a giorni consoni . Poi isolare i positivi e gli asintomatici , solo così se ne potrà uscire e solo dopo eventualmente procedere con le vaccinazioni . Però mi sale ,mi nasce un sospetto TERRIBILE , tutto questo alle case farmaceutiche non andrebbe Bene ,perchè ? La risposta la conoscete già.
Questo è il mio parere.

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