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Covid, Gimbe: impennata di nuovi casi in una settimana

Nuovo aumento dei contagi da Covid-19 in Italia. E’ quanto emerge dall’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 15-21 giugno.

Nuovo aumento dei contagi da Covid-19 in Italia. E’ quanto emerge dall’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 15-21 giugno.

In Italia si registra una nuova impennata dei contagi da Covid-19, con un aumento del +58,9% in una settimana. In 16 Province l’incidenza è oltre 500. Aumentano anche i ricoveri ordinari (+14,4%) e le terapie intensive (+12,6%). Calano i decessi (-19%). A dirlo è il monitoraggio della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 15-21 giugno.

Covid, monitoraggio Gimbe: nuovo aumento dei contagi

In tutte le regioni italiane si registra un aumento dei nuovi contagi da Covid. In totale i contagi sono stati 255.442 a fronte dei 160.751 della rilevazione precedente. Nella settimana 15-21 giugno si è dunque rivelato un incremento percentuale dei nuovi casi di Covid-19 in tutte le Regioni: dal +31,3% della Valle D’Aosta al +91,5% del Friuli-Venezia Giulia.  Solo in 2 Province, rispetto alla settimana precedente, si è evidenziata una riduzione percentuale dei nuovi casi, ovvero Caltanissetta (-10,2%) e Vibo Valentia (-10,2%), mentre passano da 99 a 105 le Province in cui si rileva un aumento (dal +5,6% di Crotone al +131,7% di Reggio Calabria). In 16 province l’incidenza è superiore ai 500 casi per 100.000 abitanti. Di conseguenza, salgono anche i ricoveri. In area medica si segnala un incremento di oltre 700 posti letto Covid in 10 giorni. Al 21 giugno il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 7,5% in area medica (dal 3,6% del Piemonte al 17,2% di Umbria e Sicilia) e del 2,2% in area critica. In calo, invece, i decessi (-19%). Negli ultimi 7 giorni le vittime sono state 337 (di cui 52 riferiti a periodi precedenti), con una media di 48 al giorno rispetto ai 59 della settimana precedente.

E’ quanto emerge dall’ultimo monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, che invita alla prudenza. “Assistiamo a una netta impennata dei nuovi casi settimanali che si attestano intorno a 255 mila con una media mobile a 7 giorni che supera quota 36 mila casi al giorno”, ha detto Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione.

“La progressiva diffusione delle varianti BA.4 e BA.5 ha contribuito ad una netta ripresa della circolazione virale in tutto il Paese con effetti già evidenti anche sugli ospedali: in particolare, in area medica dove in 10 giorni si registra un incremento di oltre 700 posti letto occupati da pazienti Covid”, ha proseguito, aggiungendo che “abolire l’isolamento dei positivi è antiscientifico e rischioso”.

La Fondazione Gimbe fa notare che il numero dei positivi (circa 600 mila) è ampiamente sottostimato a causa del grosso utilizzo dei tamponi fai-da-te con notifica parziale dei test positivi. Inoltre è impossibile stimare l’entità di questa risalita d’inizio estate e i tempi per raggiungere il picco.

Lo stallo della campagna vaccinale

Tra le cause che hanno provocato questa nuova ondata di contagi, secondo Gimbe, vi è anche lo stallo della campagna vaccinale che ha generato una “popolazione attualmente suscettibile all’infezione molto estesa”.

Dal monitoraggio della situazione epidemiologica nel nostro Paese effettuato dalla fondazione emerge che al 22 giugno “sono 6,85 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 4,03 milioni attualmente vaccinabili e 2,82 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni”. Calano anche i nuovi vaccinati: 2.981 rispetto ai 3.253 della settimana precedente (-8,4%). Di questi il 36,2% è rappresentato dalla fascia 5-11 anni. Sono invece 5,51 milioni gli italiani senza terza dose e 4,05 milioni i fragili senza quarta dose.

Pertanto Gimbe conclude avvertendo che in questa fase della pandemia “è fondamentale ridurre la circolazione virale, in particolare indossando la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati e/o poco ventilati e in condizioni di grandi assembramenti anche all’aperto. Le Istituzioni, dal canto loro, devono potenziare la campagna vaccinale in tutte le persone a rischio di malattia grave, aumentando la copertura con la terza dose negli over 50 e con la quarta dose in tutte le persone vulnerabili incluse nella platea. Last not but least, evitare di disorientare la popolazione con proposte antiscientifiche e rischiose per la salute pubblica, quale l’abolizione dell’isolamento per i positivi”.

fonte immagine: https://www.facebook.com/FondazioneGIMBE/photos/a.287650617938304/5140135966023054

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