Covid: nuova stretta in arrivo. Oggi vertice di Governo

Nuovo vertice Cts-Governo nel pomeriggio per valutare la possibilità di nuove misure anti-Covid. Le ipotesi al vaglio.

Di fronte alla nuova impennata dei contagi Covid – dovuta soprattutto al diffondersi della variante inglese – e all’aumento dei ricoveri in terapia intensiva, si delinea la necessità di una nuova stretta. Si torna a parlare di un possibile lockdown nazionale di tre settimane per frenare la pressione sugli ospedali e permettere di accelerare la campagna di vaccinazione, anche se dal governo fanno sapere che al momento non si sta ragionando in questa direzione, perché la situazione è molto diversa da regione a regione.

Nel pomeriggio, intorno alle 17, è attesa la riunione della cabina di regia per definire le nuove misure che potrebbero scattare già da venerdì 12 marzo.

Intanto, oggi la Campania è passata nuovamente in zona rossa, mentre Friuli Venezia Giulia e Veneto sono diventate arancioni.

Covid, le ipotesi al vaglio

Nell’attesa di decisioni certe, si fa strada l’ipotesi di lockdown locali sempre più diffusi che porteranno buona parte dell’Italia in rosso per contenere i contagi su scala nazionale e frenare il dilagare delle varianti.

Come accaduto nel periodo di Natale, anche in vista della Pasqua si parla di un innalzamento delle restrizioni. E’ quasi certo che il divieto di spostamento, che scade il 27 marzo, venga prorogato. Tra le ipotesi anche la possibilità di zona rossa in tutta Italia nei giorni festivi e di zona arancione in quelli feriali. Inoltre, il coprifuoco potrebbe essere anticipato alle 19, almeno per questo mese. Si parla poi della possibilità di chiudere i negozi laddove sono chiuse le scuole.

Vertice di governo

Nel corso dell’ultima riunione con il Governo, il Comitato tecnico scientifico (Cts) aveva già mostrato grande preoccupazione per l’evoluzione dei contagi, chiedendo al governo di innalzare le misure su tutto il territorio nazionale.

Nel pomeriggio dovrebbe tenersi a Palazzo Chigi un ulteriore vertice a cui prenderanno parte i ministri Speranza, Giorgetti, Patuanelli, Franceschini, Bonetti e Gelmini, il sottosegretario Garofoli e il nuovo commissario per l’emergenza Figliuolo, che faranno il punto della situazione sanitaria in Italia con il capo del Cts Agostino Miozzo. Spetterà poi al presidente del Consiglio Mario Draghi, ad incontro concluso, tirare le somme sulle posizioni emerse con i capidelegazione della maggioranza.

Le nuove misure – che terranno conto dell’andamento della curva epidemiologica dei prossimi giorni – sono attese per il fine settimana e dovrebbero entrare in vigore a partire da lunedì prossimo.

Dunque, il Dpcm del 2 marzo, entrato in vigore solo sabato 6, è già vecchio.

fonte immagine: https://www.facebook.com/palazzochigi.it/photos/a.948170771917570/1252519291482715

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