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Covid: su coprifuoco e riaperture si deciderà lunedì

La pandemia da covid in Italia sta rallentando e nel frattempo si attendono le novità sulle riaperture e sul coprifuoco. Scopriamo le ultime notizie.

La pandemia da covid in Italia sta rallentando e questo soprattutto grazie alla campagna vaccinale. La maggior parte delle Regioni si ritrova collocata in fascia gialla e nel frattempo si attendono le novità sulle riaperture e sul coprifuoco. Scopriamo le ultime notizie.

I contagi da covid attualmente sembrano essere in diminuzione e le Regioni chiedono a gran voce di poter riaprire. Il premier Draghi, con l’obiettivo di valutare la situazione covid a 360 gradi ha deciso di rimandare la revisione delle misure anti-Covid: è braccio di ferro sulla “linea della prudenza”

Covid e riaperture: si valuta l’Rt

Già dal monitoraggio della prossima settimana potrebbero cambiare i parametri che definiscono i colori delle regioni, a partire dall’Rt, ma non c’è ancora l’accordo nella maggioranza su coprifuoco e riaperture, con il centrodestra in pressing per accelerare la ripartenza di tutti i settori ancora fermi e cancellare il ‘tutti a casa’ alle 22. L’asse LeU-Pd, invece, ribadisce la necessità di mantenere una linea di prudenza e gradualità nelle scelte in modo che le riaperture siano irreversibili, come lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi ha più volte ribadito. Il risultato è che la cabina di regia politica per il ‘tagliando’ alle misure in vigore, che Lega, Forza Italia e Iv volevano entro questa settimana, è stata fissata dal premier lunedì ed è probabile che l’unica decisione che verrà presa è il posticipo del coprifuoco alle 23, ovviamente tutto ruoterà attorno all’andamento della curva dei contagi da covid.

 Covid: il nodo del coprifuoco

Ad introdurre il tema delle riaperture e del coprifuoco sono stati innanzitutto la ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, il collega della Lega Giancarlo Giorgetti e la titolare di Italia Viva Elena Bonetti. Già nelle scorse ore dalla sede del governo filtrava la linea della prudenza, confermata dalla decisione del premier di convocare la cabina di regia lunedì e non venerdì arrivata in serata.

La scelta si lega anche alla necessità di avere dati epidemiologici ‘utili’ per poter fare le giuste valutazioni. Quelli che arriveranno venerdì, infatti, non forniranno ancora una fotografia piena degli effetti delle riaperture decise il 26 aprile ma solo dei primi giorni. Il pressing dei partiti è forte e non è da escludere che il dossier possa emergere nel corso del Cdm chiamato a dare il via libera al nuovo decreto sostegni.

Il centrodestra per alzare il pressing presenta al Senato una mozione firmata da tutte le forze politiche, Lega, Forza Italia, Udc e Cambiamo: via il coprifuoco, è la richiesta, anticipare le riaperture previste per giugno e luglio, dunque ristoranti al chiuso, palestre, parchi tematici, fiere, convegni e congressi, consentire l’organizzazione di eventi e cerimonie dando il via libera al settore del wedding, aprire gli stadi al pubblico e i centri commerciali nel fine settimana. Il compromesso potrebbe essere appunto nel posticipo del coprifuoco alle 23 e nella definizione di una data certa per quei settori che non hanno ripreso le attività: il wedding, che potrebbe ripartire il 15 giugno, i centri commerciali, che potrebbero tornare a lavorare nei fine settimana dal 23 di maggio.

Fonte immagine:https://pixabay.com/it/photos/centro-commerciale-taipei-asia-1416502/

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