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Decreto Sostegni: le misure per imprese e famiglie

Data la situazione economica in Italia il Governo si è posto l’obiettivo di dare più soldi il più velocemente possibile con il Decreto Sostegni

La pandemia da Covid ha indubbiamente colpito l’Italia anche dal punto di vista economico e proprio per questo motivo il Governo si è posto in primis l’obiettivo di dare più soldi il più velocemente possibile con il Decreto Sostegni.

All’interno del Decreto Sostegni si parla di 32 miliardi di scostamento di cui 11 per imprese e professionisti, 5 per il piano vaccini, 8 per il lavoro e per la lotta alla povertà organizzati in 5 aree di intervento: imprese e partite iva, lavoro, salute e sicurezza, enti territoriali, trasporto e scuola.

Le parole di Draghi sul Decreto Sostegni

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, con poche e semplici parole ha risposto alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di venerdì 19 marzo, riassumendo il contesto economico europeo, le modalità operative del Governo e i contenuti Decreto Sostegni.

 Il Decreto Sostegni è stato definito dallo stesso Presidente un “decreto in risposta alle povertà, il massimo che si è potuto fare. Già ad aprile occorrerà varare nuovi deficit per altri aiuti, i cui numeri saranno da calibrare in base all’andamento dell’epidemia, della campagna vaccinale e conseguentemente delle previsioni sulla crisi economica”.

 “Questo è l’anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi – ha specificato il Presidente – Verrà il momento in cui dovremo guardare al debito ma non è questo. Il contesto del nostro Paese è quello di un’economia in piena recessione accanto ad altre economie in recessione”.

Decreto Sostegni: ristori, reddito di emergenza e reddito di cittadinanza

Per quanto riguarda il Decreto Sostegni, sono stati messi in risalto 3 punti fondamentali:

  • Contributo a fondo perduto per tutte le partite iva per un totale di 11 miliardi (su una platea di 5,7 milioni di soggetti, 3 milioni riceveranno fondi pari a circa 3.700 Euro a soggetto);
  • Sostegno al lavoro e contrasto alla povertà, cui sono destinati 8 miliardi;
  • Salute e sicurezza, per le quali sono stati stanziati 5 miliardi: la posta principale è prevista per l’acquisto di vaccini e farmaci (2, 8 miliardi), il resto per i fondi per la logistica, il fondo per la produzione di vaccini in Italia, l’ intervento per coinvolgere i medici di base nella vaccinazione, l’intervento per le farmacie e i covid hospital;

Istruzione, cultura, sostegno alle filiere agricole, e altri settori con crisi particolari, sono oggetto di attenzione nell’ultima parte del decreto. L’obiettivo complessivo del decreto nella visione del Governo è “dare più soldi possibile e più velocemente possibile”, e infatti lo stesso Draghi ha sottolineato due novità rilevanti rispetto ai “ristori” disposti dal precedente Governo:

la velocità nei pagamenti: per accelerare i tempi di erogazione dei contributi, l’agenzia delle entrate ha messo a disposizione una piattaforma telematica, e i pagamenti inizieranno già dall’8 aprile prossimo.

La platea dei beneficiari: le imprese, i professionisti ed i lavoratori autonomi, con fatturato annuo sotto i 10 milioni di Euro, saranno destinatari di un contributo a fondo perduto per riparare le perdite subite nel 2020.

Per quanto riguarda il settore del turismo, il nuovo decreto ha stabilito un’indennità di 2400 Euro per i lavoratori del turismo, termali, stagionali, dello spettacolo e per i lavoratori atipici. Per i lavoratori dello sport è stata prevista un’indennità tra i 1200 e 1600 Euro.

Nei confronti dei meno abbienti o di chi ha perso il posto di lavoro, è stato esteso il reddito di emergenza, ampliando la platea dei destinatari ed innalzando gli importi stanziati.

Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/portafoglio-vuitton-euro-soldi-2302241/

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