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Dpcm, avanzano le richieste delle Regioni

In vista dello scadere dell’attuale Dpcm, dalle regioni arrivano sul tavolo del presidente Draghi nuove richieste che riguardano in primis gli spostamenti

In vista dello scadere dell’attuale Dpcm, dalle varie regioni d’Italia arrivano sul tavolo del presidente incaricato Mario Draghi nuove richieste che riguardano in primis gli spostamenti tra regioni. Scopriamo nel dettaglio cosa potrebbe contenere il nuovo Dpcm.

Stando ad alcune fonti che circolano in questi giorni sul web, il divieto di mobilità tra le Regioni potrebbe essere prorogato, con il plauso delle stesse, grazie ad un nuovo decreto che potrebbe approdare nelle prossime ore in un Consiglio dei ministri ad hoc. Con il futuro premier, i presidenti di Regione vogliono dare il via ad una nuova fase, in vista del prossimo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 6 marzo. La richiesta avanzata riguarda in primis la possibilità di metter in atto alcune riapertura graduali che riguardano soprattutto cinema, palestre e teatri.

Nuovo Dpcm, apertura scaglionata e spostamenti

Stando a quanto emanato da alcune fonti, le piste da sci sarebbero pronte a partire dal 15 febbraio con ingressi scaglionati, resterebbero quindi limitate al turismo di prossimità e ai proprietari delle seconde case.

Con il nuovo e imminente Dpcm potremmo assistere a delle vere e proprie novità: oltre alla proroga dello stop alla mobilità tra regioni, che sembra sia l’ipotesi più fattibile, le regioni chiedono di valutare possibili e graduali riaperture per cinema, palestre e teatri con ingressi contingentati. Come ben noto, gli impianti sportivi, così come i teatri e i cinema stanno subendo una profonda crisi in quanto risultano essere chiusi da moltissimo tempo, e proprio per fronteggiare questa crisi economica profonda dei settori le regioni hanno messo in evidenza come l’apertura ‘scaglionata’ potrebbe essere una valida soluzione economica.

“Al nuovo governo chiederemo un incontro per una discussione a 360 gradi sul nuovo Dpcm, per valutare possibili graduali riaperture nel rispetto di tutti i protocolli di prevenzione”, spiega il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, che si fa portavoce della richiesta di “prorogare il Dl che vieta gli spostamenti”, da avanzare “al ministro Francesco Boccia, oltre che al premier incaricato, Mario Draghi”.

Il Dpcm in corso sarà valido sino al 5 marzo, ma al momento non si può escludere anche l’ipotesi di  un provvedimento più breve e valido soltanto per una decina di giorni, in attesa dell’insediamento della nuova squadra di ministri.

Dpcm in arrivo: divisione a colori e coprifuoco

In queste ore i risultati del report dell’Iss decreteranno il ritorno di Toscana e Abruzzo alla fascia arancione, che attualmente è già assegnata a Umbria e Sicilia. Quest’ultima, però, aspira a breve ad un allentamento delle misure.

Chiederemo al governo non solo l’introduzione della zona gialla, mi piacerebbe se il ministro ci autorizzasse a consentire ai ristoratori e a chi somministra cibo di potere tenere aperti i locali per questo fine settimana fino alle 22, in occasione della festa di San Valentino“, annuncia il presidente Nello Musumeci.

Al contrario, il presidente campano Vincenzo De Luca, chiede “misure straordinarie per questo week end, nel quale avremo il Carnevale e la festa di San Valentino, per contenimento degli assembramenti”.

Attualmente l’Umbria che rischia di diventare rossa, mentre potrebbero aumentare le ‘mini zone rosse’, disposte per contenere il dilagare di nuovi diversi ceppi del virus, soprattutto dopo il caso della variante inglese emerso da alcuni dei 59 tamponi positivi rilevati in due scuole, materna ed elementare, nella zona di Bollate, nel Milanese.

Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/posto-piazza-navona-roma-italia-3389238/

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