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Dpcm Natale: cosa deve fare chi rientra dall’estero?

Come deve comportarsi chi rientra in Italia dall’estero secondo il nuovo Dpcm firmato da Conte? I dettagli nell’articolo.

Come deve comportarsi chi rientra in Italia dall’estero secondo il nuovo Dpcm firmato da Conte? I dettagli nell’articolo.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella giornata del 3 dicembre ha firmato e poi presentato in conferenza stampa il nuovo dpcm in vigore da oggi, 4 dicembre, fino al 15 gennaio, che contiene ulteriori misure restrittive in vista delle prossime festività natalizie.

Tra i punti riassunti dal premier in conferenza stampa anche le regole che deve seguire chi rientra dall’estero.

Rientro dall’estero: come comportarsi?

Il nuovo dpcm stabilisce che tutti coloro che rientreranno in Italia dopo aver soggiornato all’estero per turismo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio dovranno osservare il periodo di quarantena, ossia due settimane di isolamento fiduciario.

Per gli italiani che vivono e lavorano all’estero e vogliono tornare al domicilio in Italia per le feste di Natale, invece, basterà solo il tampone negativo.

Più precisamente, il Dpcm chiarisce che dal 10 dicembre al 15 gennaio chi entra in Italia da un Paese europeo (ossia dai 27 paesi dell’Ue, dal Regno Unito, dall’Islanda, dal Liechtenstein, dalla Norvegia, dalla Svizzera, da Andorra e dal principato di Monaco) potrà farlo semplicemente esibendo un tampone molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso nel territorio nazionale. La regola del tampone negativo è sufficiente, in ogni caso, fino al 20 dicembre. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, però, sarà valida solo per chi entra in Italia per esigenze lavorative, di studio, di salute, di assoluta urgenza, o per far rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza. In tutti gli altri casi, per esempio se si entra in Italia per turismo, sarà obbligatorio sottoporsi al periodo di quarantena.

Inoltre, in tutti i casi, sarà necessario comunicare istantaneamente l’ingresso nel territorio nazionale al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente.

Anche chi entra in Italia da un Paese extra europeo, dal 4 dicembre al 15 gennaio, oltre ad avere l’obbligo di comunicare l’ingresso nel Paese alla Asl, deve osservare il periodo di quarantena fiduciaria di due settimane.

Il dpcm vieta invece l’ingresso in Italia – fatta eccezione per esigenze lavorative, di studio, di salute, di assoluta urgenza, o per far rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza – ad alcuni Paesi extra Ue le cui liste sono in aggiornamento.

Quarantena obbligatoria per scoraggiare le vacanze all’estero

In sostanza, si potrà andare all’estero, ad esempio in Austria o Svizzera per sciare, ma al rientro tutti coloro che per turismo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio hanno soggiornato fuori Italia, dovranno mettersi in isolamento fiduciario per due settimane.

In caso di insorgenza di sintomi Covid è fatto obbligo per chiunque di segnalare tempestivamente la situazione all’Autorità sanitaria e di sottoporsi ad isolamento.

Conte ha parlato di “una misura dissuasiva”, per evitare che le persone si rechino all’estero, in paesi dove le misure sono meno stringenti, per festeggiare le festività senza restrizioni.

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fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/aeroporto-persone-a-piedi-in-attesa-4120835/

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