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Green pass, dove non sarà obbligatorio

Il decreto Covid in vigore dal 10 gennaio prevede, tra le altre cose, l’obbligo di super green pass e green pass base per accedere ad una serie di attività. Nel nuovo Dpcm in preparazione vi sono tuttavia delle eccezioni. Ecco quali.

Il decreto Covid in vigore dal 10 gennaio prevede, tra le altre cose, l’obbligo di super green pass e green pass base per accedere ad una serie di attività. Nel nuovo Dpcm in preparazione vi sono tuttavia delle eccezioni. Ecco quali.

Il decreto Covid varato dal governo il 26 novembre scorso è stato approvato dall’aula del Senato con 130 voti favorevoli, 14 contrari e nessun astenuto. Ora passerà alla Camera per la conversione in legge definitiva. Ecco cosa prevede il nuovo provvedimento.

Nuovo decreto Covid: cosa prevede

Con il nuovo decreto Covid il governo estende la somministrazione della dose di richiamo e l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario, scolastico, dei settori della difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Inoltre, il provvedimento disciplina il green pass rafforzato e riduce a 9 mesi anziché 12 la validità del certificato verde anti-Covid.

Dal 1° febbraio sarà obbligatorio esibire la certificazione verde, ma il nuovo Dpcm in lavorazione introduce delle eccezioni. Vediamo quali.

Obbligo Green pass: le eccezioni previste dal decreto

Com’è ormai risaputo, con il decreto in vigore dal 10 gennaio è scattato l’obbligo di super green pass per tutti i mezzi di trasporto pubblici (treni, aerei, pullman, navi, bus, metro, tram), per i servizi di ristorazione all’aperto, musei, piscine al chiuso e all’aperto, palestre, centri termali e parchi divertimento, alberghi e strutture ricettive; per feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (come battesimi o matrimoni); per sagre e fiere, congressi, impianti di sci, sport di squadra anche all’aperto (come il calcetto); centri culturali, sociali e ricreativi per le attività al chiuso all’aperto; sale gioco, sale bingo e casinò.

Per andare dal parrucchiere, dal barbiere e dall’estetista, invece, dal 20 gennaio sarà necessario esibire il green pass base, ottenibile anche con un tampone (antigenico o molecolare) dall’esito negativo.

Dal 1° febbraio il green pass base sarà obbligatorio anche per entrare negli uffici pubblici, alla posta, in banca e nei negozi. Nel nuovo Dpcm previsto dall’ultimo decreto Covid, ancora in fase di preparazione, dovrebbero però essere incluse eccezioni all’obbligo di esibirlo, in particolare per accedere ad alcuni servizi e attività commerciali.

Non sarà necessario esibire la certificazione verde per andare a fare la spesa al supermercato, andare in farmacia, dal medico di base, all’ospedale e dal veterinario. Saranno dunque garantite le esigenze alimentari e quelle sanitarie, ma anche quelle di giustizia e pubblica sicurezza; dunque si potrà, ad esempio, depositare una denuncia se si è vittime di reato o per esigenze urgenti di tutela dei minori.

L’effetto dell’obbligo di pass sulla campagna vaccinale

Intanto l’introduzione del pass rafforzato sembra aver sortito l’effetto sperato. In queste ore si è infatti registrata un’accelerazione della campagna vaccinale avviata poco più di un anno fa. Il capo della struttura commissariale Figliuolo aveva fissato a 540 mila le dosi da somministrare al giorno per questa settimana e di 600 mila per la prossima settimana. Entro la fine del mese di gennaio verranno somministrate tra le 11 e le 13 milioni di dosi.

Secondo il monitoraggio del Governo, ad oggi sono stati complessivamente somministrati 117.019.459 vaccini.  

Intanto il generale Figliuolo nei giorni scorsi ha rassicurato sulla possibile mancanza di dosi, affermando che la situazione è sotto controllo. “Abbiamo fatto le scorte da gennaio abbiamo una disponibilità di più di 27 milioni di dosi”, ha spiegato il commissario.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/covidpass-passaporto-del-vaccino-6773815/

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