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Imparare una nuova lingua nel sonno è davvero possibile?

È davvero possibile imparare una nuova lingua mentre si dorme? Un nuovo studio prova a dare una risposta più completa rispetto a ricerche precedenti.

È davvero possibile imparare una nuova lingua mentre si dorme? Un nuovo studio prova a dare una risposta più completa rispetto a ricerche precedenti.

Spesso si sente dire che è possibile imparare una nuova lingua ascoltando registrazioni mentre si dorme. Ma è davvero così? Ecco cosa dice un nuovo studio sull’argomento.

Davvero si può imparare una nuova lingua nel sonno?

Molte volte chi è alle prese con lo studio di una nuova lingua pensa di sfruttare le ore di sonno per memorizzare qualche parola sconosciuta. Questo perchè alcuni studi hanno dimostrato che è possibile ricordare meglio certe parole o frasi ascoltate durante il sonno in quanto il nostro cervello non va a dormire completamente quando dormiamo. Ma è proprio vero che ascoltare parole straniere durante il sonno facilita l’apprendimento? Un nuovo studio sul tema, postato in pre-pubblicazione su bioRxiv, dice che questa affermazione è vera solo in parte.

Lo studio

Il neuroscienziato cognitivo dell’Università di Tel Aviv, Flavio Schmidig, ha osservato l’attività cerebrale di 30 volontari di lingua tedesca ospitati per una notte a dormire in un laboratorio dell’Università di Berna, in Svizzera (dove lavorava in precedenza), concentrandosi soprattutto sul primo ciclo di sonno profondo, ovvero una fase che dura un paio d’ore. Ricerche passate sostengono infatti che questo sia il momento più favorevole per acquisire nuove informazioni.

Questo primo ciclo è caratterizzato da onde cerebrali, ossia oscillazioni ritmiche o ripetitive di attività elettrica del cervello, con picchi e valli della durata di mezzo secondo ciascuna.

Per prevedere quando si sarebbero verificati questi “alti” e questi “bassi”, Schmidig e colleghi hanno utilizzato un algoritmo per prevedere quando si sarebbero verificati e hanno approfittato di questi momenti per far ascoltare brevi file audio ai soggetti dello studio. Una parte dei volontari ha ascoltato le registrazioni durante i picchi, l’altra parte nelle valli.

Le clip audio comprendevano parole di due sillabe, in modo che potessero essere interamente contenute nel mezzo secondo di ciascun massimo o minimo. Nell’orecchio destro, i partecipanti hanno ascoltato 27 parole tedesche facenti riferimento a tre diverse categorie: animali, luoghi e strumenti.

In quello sinistro, invece, hanno udito una traduzione fittizia di ciascun termine fatta con una parola inventata, affinché non richiamasse nessun altro vocabolo noto in una lingua diversa dal tedesco che i partecipanti potessero conoscere. In sostanza una nuova lingua, sebbene inesistente.

I partecipanti sono tornati in laboratorio dodici ore dopo, ma da svegli, e hanno riascoltato le parole inventate. Gli è stato quindi chiesto di scrivere e collocare in una delle tre categorie (animali, luoghi o strumenti) dei vocaboli tedeschi associati. Secondo gli scienziati, se i volontari avessero tirato a indovinare, le chance di azzeccare sarebbero state del 33%. In effetti, chi aveva ascoltato le parole durante i picchi non si è discostato da questa percentuale.

Al contrario, chi le aveva udite durante le valli ha risposto correttamente nel 37% dei casi. Questo risultato non è stato ritenuto statisticamente significativo. A distanza di 24 ore, però, il secondo gruppo (e questo soltanto) ha ottenuto una percentuale di successo del 41%: un numero di risposte esatte che per gli scienziati non può essere casuale.

Resta da capire perché proprio le valli del sonno profondo garantiscono un piccolo margine di miglioramento quando si tratta di apprendere una lingua straniera, e se ciò possa essere sfruttato per tecniche di memorizzazione di nuovi idiomi.

Al momento l’ipotesi è che queste valli siano brevi periodi di riposo neurale in cui il cervello è effettivamente nelle condizioni di codificare nuovi ricordi.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/ragazza-relax-ascolto-musica-3231703/

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