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Jake La Furia: ‘Trap? C’è chi la fa bene ma se fai schifo vai bene uguale’

Esce oggi “17”, il joint album di Jake La Furia ed Emis Killa, la cui pubblicazione, inizialmente prevista per il 17 aprile, è slittata a settembre causa Covid.

Jake La Furia precisa il significato della barra che apre il nuovo disco: “Sappi che qui non si trappa”.

18 settembre 2020. Esce oggi “17“, l’attesissimo joint album di Jake La Furia ed Emis Killa, la cui pubblicazione, inizialmente prevista per venerdì 17 aprile, è slittata a settembre causa Covid.

Da questa mattina il disco è ovviamente il principale argomento di discussione online tra gli appassionati di rap italiano, che in queste ore stanno animando le sessioni commenti dei vari canali di informazione focalizzati sul genere musicale più ascoltato dalle nuove generazioni.

Jake La Furia: ‘Sappi che qui non si trappa!’

L’album si apre con una barra di Jake La Furia che suona come una vera e propria dichiarazione d’intenti: “Sappi che qui non si trappa”, afferma infatti lo storico membro della Dogo Gang nell’attacco di “Broken Language”, traccia numero uno dell’album.

Il nostro attaccare la musica nuova non è attaccare la trap – ha però precisato Jake La Furia in un’intervista concessa a Vice – ci sono amici che fanno da dio la trap, come Lazza che è nel disco con due feat, c’è Sfera Ebbasta che la fa egregiamente”.

Le parole di Jake La Furia non sarebbero quindi da intendere come un attacco alla trap in quanto tale, ma alla tendenza, sempre più diffusa, di fare musica di bassa qualità.

Jake La Furia sulla trap: ‘Si possono fare cose dignitose anche andando sul tamarro pesante

Il problema – ha infatti precisato Jake La Furia – è che Lazza, Sfera Ebbasta ecc sono soltanto le punte di diamante di un genere dove, se fai schifo, va bene uguale.

E io di sentire gente che ulula su dei beat che fanno ca**re mi sono anche rotto. E te lo dice uno che ha fatto “El Party”, quindi sono tutto tranne che snob, però si possono fare cose dignitose anche andando sul tamarro pesante”.

Il disco nel frattempo sta letteralmente dividendo gli ascoltatori di rap italiano. Tantissimi lo stanno già elevando a miglior album del 2020, ma altrettanti tra i commenti manifestano delusione, parlando addirittura di “occasione sprecata”.

’17’ divide il pubblico

Nulla di strano a onor del vero: quasi nessuno tra i più grandi successi del rap italiano degli ultimi anni è stato esente da giudizi negativi da parte del pubblico nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione.

Emblematiche in tal senso  le critiche della prima ora a “Santeria” di Marracash e Gué Pequeno, oggi considerato un classico dai più, ma anche quelle a “Playlist” di Salmo.

Impossibile al momento, a meno di 24 ore dall’uscita del progetto, prevedere quali saranno le storti di “17” dal punto di vista meramente quantitativo. Ciò che c’è di certo è che l’attenzione del rap-web al momento è tutta sui due artisti milanesi autori del disco. 

FONTE IMMAGINE: https://www.instagram.com/p/CFNR2kIoclO/

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