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LinKinVax, come funziona il vaccino contro tutte le varianti

LinKinVax e GTP Bioways sono al lavoro per sviluppare un vaccino anti-Covid universale, capace di proteggere contro tutte le varianti. Ecco cosa si sa in merito.

LinKinVax e GTP Bioways sono al lavoro per sviluppare un vaccino anti-Covid universale, capace di proteggere contro tutte le varianti. Ecco cosa si sa in merito.

L’azienda farmaceutica francese LinKinVax, in collaborazione con la società di biotecnologie GTP Bioways sta lavorando allo sviluppo di un vaccino anti-Covid universale, ossia efficace contro tutte le varianti. Vediamo come funziona.

LinKinVax, il vaccino universale contro tutte le varianti

Da tempo ormai molti esperti suggeriscono la messa a punto di un vaccino anti-Covid universale per frenare il susseguirsi di varianti e sottovarianti del SARS-CoV-2 che continuano ad emergere a causa della significativa circolazione virale e della naturale tendenza dei virus a RNA a mutare con facilità. E’ proprio questo l’obiettivo della casa farmaceutica francese LinKinVax che ha stretto una collaborazione con la società di biotecnologie GTP Bioways per sviluppare un vaccino pan-coronavirus, ossia universale, capace di colpire non solo tutte le varianti del virus, ma anche altri patogeni dello stesso gruppo tassonomico, compresi quelli che potrebbero manifestarsi in futuro. Lo scopo è dunque quello di arrivare a un prodotto che funzioni sul lungo termine e non abbia quindi bisogno di richiami ogni tot mesi come i vaccini già approvati.

Come funziona?

Attraverso un comunicato stampa l’azienda francese LinKinVax ha spiegato che quello che sta sviluppando è un vaccino di seconda generazione costruito attorno a una piattaforma vaccinale messa a punto da VRI e INSERM (Institut Sational de la Santé et de la Recherche Médicale), fra i principali enti di salute pubblica francesi.

Tecnicamente il vaccino di LinKinVax viene definito “a subunità proteiche” in quanto non sfrutta il virus intero, ma dei suoi pezzi che vengono fusi con un anticorpo monoclonale al fine di stimolare il sistema immunitario.

A differenza dei vaccini anti-Covid di Pfizer-BioNTech e Moderna, che sfruttano l’RNA messaggero, infatti, il vaccino LinKinVax si basa su uno specifico anticorpo monoclonale, un’immunoglobulina semi-sintetica sviluppata in laboratorio a partire da un vero anticorpo, che prende di mira le cellule dendritiche, nello specifico la loro molecola CD40.

Si tratta di cellule specializzate che regolano e stimolano la risposta immunitaria: presentano l’antigene ai linfociti T (l’esercito di cellule che neutralizza il nemico) e ai linfociti B, le cellule della memoria che producono anticorpi.

“Questo vaccino di seconda generazione è unico perché prende di mira sequenze del SARS-CoV-2 e delle sue varianti, ma anche sequenze comuni che sono presenti in altri virus della stessa famiglia, con l’obiettivo di indurre risposte immunitarie estese e durature. È stato ottimizzato utilizzando i progressi della bioinformatica”, recita il comunicato stampa di LinKinVax.

Quando arriva LinKinVax?

LinKinVax è dunque un vaccino promettente, ma non arriverà sul mercato in tempi brevi. Come ha spiegato il presidente e cofondatore di LinKinVax, il dottor André-Jacques Auberton-Herv, infatti, l’obiettivo è far partire i trial clinici a metà del 2023. A questi dovranno poi seguire tutte le procedure di approvazione degli enti predisposti (FDA e EMA).

fonte immagine:https://pixabay.com/it/illustrations/virus-variante-mutante-infezione-6829894/

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