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Mario Draghi alla guida di un Governo tecnico-istituzionale

Sarà Mario Draghi a prendere le redini dell’Italia in questo difficile periodo storico. Nell’articolo la sua formazione e gli incarichi più prestigiosi.

Sarà Mario Draghi a prendere le redini dell’Italia in questo difficile periodo storico. Nell’articolo la sua formazione e gli incarichi più prestigiosi.

La crisi di Governo aperta da Matteo Renzi e le successive consultazioni hanno indotto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a chiamare Mario Draghi per ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio. Il periodo storico non consente di andare alle elezioni, quindi si procederà alla costituzione di un governo tecnico, guidato dall’ex direttore della Banca d’Italia.

Mario Draghi

Mario Draghi, nato a Roma il 3 settembre del 1947, è tra gli economisti più influenti d’Europa. Laureatosi e alla Sapienza e specializzatosi al MIT di Boston, Draghi è stato professore universitario e dopo un breve passaggio in Goldman Sachs, nel 2005 viene nominato Governatore della Banca d’Italia. Nel 2009 diviene membro del Financial Stability Forum e poi del Consiglio Direttivo e del Consiglio Generale della Banca centrale europea, nonché membro del Consiglio di amministrazione della Banca dei regolamenti internazionali. Oltre a numerosi altri incarichi, è stato Direttore esecutivo per l’Italia della Banca Mondiale e nella Banca Asiatica di Sviluppo ed è membro del Gruppo dei Trenta. Dal 2011 al 2019 ha ricoperto la carica di Presidente della Banca centrale europea.

Il salvataggio dell’euro

All’attento operato di Draghi si deve il salvataggio dell’Europa, quando nel 2011 diviene Presidente della Banca centrale europea. Il suo debutto, sancito dalle storiche parole ‘whetever it takes‘, ovvero “tutto ciò che serve”, ha fatto sì che i diversi paesi europei e la Bce sostenessero i titoli in borsa, evitandone il collasso. Uomo particolarmente discreto e defilato rispetto alla politica, è attento esclusivamente agli aspetti legati all’economia e, in questo frangente storico per l’Italia, rappresenta la persona giusta.

L’ultima sua dichiarazione

Nessuna dichiarazione in merito al nuovo incarico governativo, ma le sue ultime parole risalgono allo scorso dicembre e fanno riferimento ai fondi per il Recovery Fund: “La sostenibilità del debito pubblico in un certo Paese sarà giudicata sulla base della crescita e quindi anche di come verranno spese le risorse di Next Generation Eu. Se saranno sprecate il debito alla fine diventerà insostenibile perché i progetti finanziati non produrranno crescita”. 

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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/euro-bce-europeo-banca-europa-1431347/

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