Matteo Salvini si fa portavoce dei cittadini occupando il Parlamento insieme agli altri membri del suo partito per ottenere delle risposte sull’emergenza Coronavirus. Ecco i dettagli.
Il leader della Lega Matteo Salvini è protagonista, insieme ai deputati e senatori del suo partito, di una protesta contro il Governo, con l’occupazione delle due aule, anche quando le sedute non sono in svolgimento. La notte scorsa alcuni membri del partito, tra i quali lo stesso Salvini, hanno dormito all’interno dei due Palazzi del Parlamento. Matteo Salvini si fa portavoce dei cittadini e chiede risposte riguardo all’emergenza coronavirus. Una iniziativa che vede la Lega da sola, senza l’appoggio di FdI.
L’occupazione del Parlamento da parte della Lega
In Parlamento continuano le polemiche tra i partiti che sostengono la maggioranza e quelli dell’opposizione, con in primo piano la Lega. Al termine di una giornata che ha visto molte discussioni riguardo alla Fase 2 della lotta al Coronavirus, la scelta della Lega è stata quella dell’occupazione delle aule parlamentari.
Salvini ha anche postato un video nel quale si rivolge ai cittadini italiani spiegando che “Tanti di voi ci hanno chiesto di rimanere in Parlamento” fino a quando il Governo non fornirà delle risposte adeguate riguardo alla Fase 2. Risposte su argomenti come la protezione sanitaria per tutti e la messa disposizione delle mascherine, ma anche sulla cassa integrazione e sulle indennità che non sono ancora arrivate a molti lavoratori.
Matteo Salvini, che già nei giorni scorsi aveva fatto una diretta Facebook per evidenziare le sue perplessità circa la Fase 2, ha parlato anche della situazione delle imprese e del commercio, e del sostegno verso le persone che sono in difficoltà per gli affitti e per il pagamento delle bollette, non dimenticando anche la richiesta di riportare all’interno delle strutture carcerarie i mafiosi, ai quali è stato consentito di tornare a casa nei giorni scorsi.
Da parte della Lega è stato chiarito che l’occupazione non creerà né impedimenti né rallentamento all’operato istituzionale delle due camere. In totale sono stati circa 30 i partecipanti all’occupazione, che proseguirà ad oltranza.
Le reazioni degli altri gruppi parlamentari
Dopo l’inizio dell’occupazione dell’aula di Palazzo Madama, si è tenuta una riunione dei capigruppo e nell’aula sono rimaste anche tre senatrici del Partito Democratico. La presidente del Senato, Casellati, ha fatto intervenire i questori per chiedere alle persone che si trovavano nell’aula di uscire, ma i senatori della Lega sono rimasti all’interno, mentre gli esponenti di altri gruppi sono usciti.
Alcuni esponenti della maggioranza hanno stigmatizzato l’atteggiamento dei senatori leghisti riferendo “Vogliono stare qui fino a domani mattina alle 7, non hanno alcun rispetto per i dipendenti”.
Questa iniziativa intrapresa dalla Lega non ha trovato l’appoggio degli altri partiti di opposizione, con il partito guidato da Giorgia Meloni, che fa trapelare il suo stupore per una iniziativa non condivisa, proprio quando il gruppo di centrodestra si era trovato unito nella condivisione di un documento stilato dai governatori delle regioni guidate da Lega, GI e FdI, che aveva come oggetto proprio delle proposte che riguardano la fase della ripartenza.
Anche il M5S fa sentire la sua voce riguardo all’occupazione, parlando attraverso i social con Gianluca Perilli, capogruppo del M5S al Senato, che scrive sull’account ufficiale Facebook parlando di una Lega che si trova “sull’orlo della cisi di nervi” a causa del calo dei consensi che fanno registrare tutti i sondaggi, con il suo leader Matteo Salvini, noto assenteista ai lavori del Senato, che ora si trova presente solo per fare disinformazione e propaganda.
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