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Quarta dose vaccino Covid ai fragili, verso l’ok dell’Aifa

Si torna a discutere della necessità della somministrazione di una quarta dose di vaccino Covid ai pazienti fragili. Il 25 febbraio è prevista una riunione straordinaria dell’Aifa.

Si torna a discutere della necessità della somministrazione di una quarta dose di vaccino Covid ai pazienti fragili. Il 25 febbraio è prevista una riunione straordinaria dell’Aifa.

La Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), su richiesta del Ministero della Salute, si riunirà il prossimo 25 febbraio per discutere della necessità di una quarta dose di vaccino anti-Covid per soggetti fragili. In Italia sarebbero circa 500.000 le persone interessate.

Quarta dose per i più fragili, verso il via libera dell’Aifa

Nonostante i dubbi dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), che nei giorni scorsi ha parlato di “dati ancora insufficienti”, l’Aifa sarebbe pronta ad autorizzare la somministrazione della quarta dose del vaccino anti-Covid ai più fragili già a partire da marzo, a patto che siano passati almeno 120 giorni dalla terza inoculazione.

La campagna vaccinale in Italia dovrebbe interessare soltanto soggetti trapiantati e immunodepressi, per un totale di circa 500.000 persone, ma alla fine la platea dei destinatari potrebbe allargarsi, come in Israele, dove la quarta dose, inizialmente prevista solo per i più anziani, ora è stata raccomandata per tutti gli over 18.

Secondo booster per tutti?

Sono diversi gli esperti che hanno avanzato dubbi in merito all’utilità della quarta dose per tutti. Fragili a parte – fanno intendere gli scienziati – il secondo booster con gli stessi preparati attualmente in uso, non serve. Il discorso potrebbe cambiare quando arriveranno vaccini sviluppati ad hoc contro Omicron.

“Somministrare una quarta dose di vaccino anti-Covid ai pazienti immunodepressi può avere una sua logica. Ma non vorrei che poi si tendesse a estendere ad altre categorie. Non è mai stato seguito uno schema di somministrazione di vaccini cosi ravvicinata. Peraltro ci sono studi che dimostrano che una quarta dose potrebbe addirittura essere negativa per il nostro sistema immunologico”, ha detto ad Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bio-emergenze dell’ospedale Sacco di Milano.

Allo stato attuale, per gli esperti appare probabile che per i prossimi anni dovremmo fare tutti una somministrazione all’anno del vaccino. Resta da capire solo quale preparato utilizzare.

Intanto, continua la campagna vaccinale per la terza dose, anche se più lentamente rispetto a gennaio.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/iniezione-vaccinazione-medicinale-4964904/

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