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Smart working, bonus da 516 euro: cos’è e a chi spetta

Tra gli emendamenti al Decreto sostegni è prevista la proroga del bonus di 516 euro per i lavoratori anche per lo smart working. Ecco a chi spetta e come ottenerlo.

Tra gli emendamenti al Decreto Sostegni è prevista la proroga del bonus di 516 euro per i lavoratori anche per lo smart working. Ecco a chi spetta e come ottenerlo.

Con la legge di conversione del Decreto Sostegni di marzo è stato confermato anche per il 2021 il bonus spese da 516 euro per i lavoratori. La quota di fringe benefit è stata raddoppiata dai 258,23 euro ordinari a 516,46 euro e prorogata per il 2021 anche per lo smart working e quindi per le spese dell’“ufficio in casa”.

Vediamo a chi spetta e come ottenerlo.

Bonus smart working: cos’è

Tra gli emendamenti al Decreto Sostegni c’è la proroga a tutto il 2021 dell’aumento a 516,46 euro destinati ai cosiddetti «fringe benefits», ossia lo strumento di welfare aziendale che consente ai datori di lavoro di cedere ai propri lavoratori un importo da spendere in beni e servizi.

Tra i beni acquistabili, tramite le apposite piattaforme, sono compresi anche sedute ergonomiche, scrivanie e prodotti di illuminazione specifici per lavorare in modo adeguato (in termini di salute e sicurezza) anche da casa. Questa misura, che era già stata introdotta dal Decreto agosto con l’articolo 112, potrebbe costituire un’importante spinta per i consumi in un momento di crisi. In particolare, il raddoppio del plafond per i fringe benefit potrebbe essere fondamentale soprattutto per rilanciare il settore degli arredi per ufficio.

“Questa misura esisteva già, ma erano in pochi a conoscerla, soprattutto tra le aziende più piccole”, ha dichiarato in merito il presidente di Assufficio, Gianfranco Marinelli. “Inoltre – ha detto – il precedente plafond era insufficiente per allestire in casa una postazione di lavoro consona ai criteri di ergonomia e salubrità”.

“L’entità dell’importo non consentirà grandi spese, ma è sufficiente all’acquisto di una seduta ergonomica, l’elemento più importante per chi lavora da casa, assieme a una piccola scrivania regolabile in altezza”, ha aggiunto Marinelli.

Da agosto a oggi, questa misura è stata poco sfruttata per i mobili. Il bonus è stato infatti speso soprattutto per prodotti tecnologici per la didattica a distanza, dispositivi di protezione individuale e prodotti per l’igiene e la pulizia.

“Stiamo sensibilizzando i nostri associati, perché si adoperino a individuare prodotti che possano essere oggetto di spesa per i dipendenti, oppure a creare dei prodotti ad hoc. Penso in particolare a sedute e scrivanie adatte a entrare in appartamenti che, in media, non sono molto grandi, perciò dovranno essere di dimensioni ridotte, al massimo 70-75 centimetri per 55-60 e possibilmente elevabili in altezza”, ha spiegato Marinelli.

Smart working, a chi spetta il bonus 516 euro?

Il bonus del valore di 516 euro per il 2021 spetta a tutti quei lavoratori dipendenti a cui l’azienda riconosce i fringe benefit. In particolare, con il perdurare dello smart working, l’incentivo potrà essere utilizzato dai lavoratori per allestire il proprio ufficio a casa e dunque per l’eventuale acquisto, tramite delle piattaforme apposite, di scrivanie; illuminazione per il lavoro; sedute ergonomiche.

Come ottenere il bonus

Sebbene questo benefit esista da tempo e dallo scorso agosto ne sia stato aumentato il plafond, a oggi risultano davvero poche le aziende che hanno utilizzato questa possibilità, soprattutto a causa di una scarsa informazione in merito. Inoltre, poche aziende produttrici si sono attrezzate per stringere convenzioni con le piattaforme di welfare in modo da inserirvi i propri prodotti.

Ad ogni modo, ora che il bonus e l’aumento del plafond sono stati prorogati, i dipendenti interessati per ottenerlo possono rivolgersi alle proprie aziende affinchè queste concordino con le società di welfare aziendale l’inserimento anche di arredi ergonomici nell’ elenco dei possibili utilizzi dei fringe benefits.

“Siamo convinti che sarà d’aiuto”, ha dichiarato Marinelli. “Il nostro settore è uscito un po’ malconcio dal 2020, a differenza di altri comparti del legno-arredo, che hanno invece contenuto le perdite e quest’anno registrano segnali di ripresa”, ha proseguito il presidente di Assufficio. “Nel 2021 non ci aspettiamo ancora un recupero, ma speriamo almeno che la situazione si stabilizzi. Il futuro degli uffici è molto incerto. Tuttavia, anche se diminuiranno gli spazi destinati alle sedi delle aziende, credo che questo calo potrà essere compensato da nuovi fenomeni, come appunto quello dello smartworking, e anche del coworking. Il mondo del lavoro è cambiato ed è chiaro che anche quello delle attrezzature per il lavoro debba cambiare”, ha concluso.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/lavoro-da-computer-ufficio-5071593/

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