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Stato di emergenza, nessuna proroga oltre il 31 marzo

Lo stato di emergenza non sarà prorogato oltre il 31 marzo. Lo ha annunciato il premier Mario Draghi. Ecco cosa succede dal 1° aprile.

Lo stato di emergenza non sarà prorogato oltre il 31 marzo. Lo ha annunciato il premier Mario Draghi. Ecco cosa succede dal 1° aprile.

Lo stato d’emergenza non sarà prorogato oltre il 31 marzo. A dirlo è stato il premier Mario Draghi durante il suo intervento al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.L’obiettivo è riaprire tutto presto”, ha detto.

Stato di emergenza, nessuna proroga. L’annuncio di Draghi

“Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese. Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo”, con queste parole pronunciate a Firenze, a margine del suo intervento al Teatro del maggio Fiorentino, il premier Mario Draghi ha annunciato lo stop allo stato di emergenza dal 31 marzo, confermando l’ipotesi nell’aria già da tempo.

“Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto – tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze”, ha proseguito. “Il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto”, ha spiegato.

Lo stato di emergenza è stato prorogato sei volte dai governi Conte II e Draghi: il 29 luglio 2020, il 7 ottobre 2020, il 13 gennaio 2021, il 21 aprile 2021, il 23 luglio 2021 con il decreto legge 105 e il 24 dicembre 2021 con il decreto legge 221. L’ultimo decreto legge ha prorogato lo stato di emergenza nazionale fino al 31 marzo 2022.

Stop al sistema dei colori e all’obbligo di mascherina FFP2 a scuola da aprile

Con la fine dello stato di emergenza cessa anche ‘il sistema dei colori’, ha precisato il presidente del consiglio: “Da allora (dal 31 marzo, ndr) non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate, le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto”, ha detto Draghi. In caso di focolai, sarà sempre possibile ripristinare le “zona rosse”, ma non ci saranno limitazioni territoriali altrove.

Il premier ha poi annunciato che da aprile non ci sarà più l’obbligo delle mascherine FFP2 nelle classi. Inoltre, cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto.

Cosa succede con la fine dello stato di emergenza?

Dal 1° aprile si apre dunque una nuova fase, quella della convivenza con il virus e i contagi, e ci si avvia verso un progressivo ritorno alla normalità.

Sarà un percorso graduale ma veloce per far ripartire l’economia e il settore del turismo, come annunciato dal premier Draghi e dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Già a partire dalla prossima settimana la cabina di regia potrebbe prendere decisioni riguardo al green pass e alla fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50, ora fissata al 15 giugno.

“Con il 31 marzo e la fine dello stato di emergenza inizierà una nuova fase, ci sarà l’allentamento graduale delle misure restrittive, tra cui certamente anche del Green Pass. Oggi ci sono le condizioni per non rinnovare lo stato di emergenza. Sul Green Pass però va fatta una netta distinzione: per gli over 50 sui posti di lavoro l’obbligo del rafforzato dura fino a 15 giugno”, ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

Entro il 10 marzo il governo approverà un nuovo decreto per rinnovare alcune restrizioni e fissare le nuove scadenze. L’intenzione è quella di eliminarle entro la fine di aprile, massimo a metà maggio, ovviamente se non ci saranno improvvise impennate della curva epidemiologica.

Con la fine dello stato di emergenza si torna al lavoro in presenza. Le aziende private potranno accordarsi con i dipendenti prevedendo forme alternative di smart working.

Resta l’obbligo di indossare le mascherine in tutti i luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private, che sarà rinnovato con un’ordinanza dal ministro della Salute.

Il governo deciderà poi quando eliminare la mascherina per spettacoli al chiuso in teatri, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo e per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso.

Per quanto riguarda bar e ristoranti, dal 1° aprile si potrà mangiare ai tavoli all’aperto senza green pass. Entro la fine di aprile l’obbligo del certificato verde per sedersi ai tavoli dovrebbe essere eliminato anche al chiuso.

Il governo è inoltre orientato a eliminare l’obbligo di esibire il green pass rafforzato per alberghi, sagre e fiere, centri congressi, per favorire l’arrivo dei turisti stranieri. Tuttavia, potrebbe essere fissata una proroga per quanto riguarda l’obbligo di esibire il super green pass sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza.

Sul fronte piscine e palestre, invece, il governo intende mantenere l’obbligo ancora per qualche settimana per gli sport al chiuso.

Dal 1° aprile la capienza di spettatori negli stadi potrebbe arrivare al 100% all’aperto e salire al 65% al chiuso.

Infine, per quanto riguarda l’ingresso nei negozi, il governo potrebbe decidere di lasciare soltanto gli ingressi contingentati e la mascherina obbligatoria, abolendo l’obbligo di avere almeno il green pass base per accedere ad alcune attività.

fonte immagine: https://www.facebook.com/photo/?fbid=4694654253935851&set=pcb.4694655960602347

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