Tredicesime più leggere per alcune categorie di lavoratori italiani. Nessun Bonus Natale per mancanza di fondi.
Il mese di dicembre è noto per l’arrivo in busta paga della famigerata tredicesima, la quale ci consente di fare qualche spesa in più proprio in prossimità del Natale, ma quest’anno alcune categorie saranno penalizzate. Vediamo quali e perché.
L’impatto del Covid
La Cgia di Mestre ha reso noto un dato sconcertante. A causa del Covid l’impatto economico è stato tale che per le tredicesime si registrerà un calo delle emissioni di circa 3 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. Si passerà, quindi da 33 miliardi di euro dello scorso anno ai 30 miliardi del 2020. Nessuna agevolazione o “bonus Natale” per i lavoratori in cassa integrazione per mancanza di fondi.
Le categorie più colpite
Le categorie interessate alla decurtazione sono i lavoratori in cassa integrazione. Nello specifico i cig a zero ore non hanno maturato la mensilità aggiuntiva perché la cifra che gli spetta rientra già nel bonifico mensile dell’Inps. Chi, invece, è cig a orario ridotto riceverà la tredicesima solo sulle ore lavorate. Chi si ti trova in cig a orario ridotto per il calo dell’attività della propria azienda ha diritto ad una piccola “aggiunta” che, già, percepisce di mese in mese, mentre per le ore di lavoro restate, invece matura i ratei di tredicesima, che quindi gli saranno versati dal datore di lavoro.
Le categorie salve
Il calo delle tredicesime non riguarderà i pensionati, i dipendenti pubblici e privati che abbiano continuato a lavorare nel corso della pandemia anche in smart working. Per le altre categorie, invece, si percepiranno circa 100 euro in meno per ogni mese di indennità ricevuta.
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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/soldi-banconote-euro-note-euro-3481699/