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Vaccino Novavax, in Europa dal 21 febbraio

Il vaccino Novavax dovrebbe arrivare in Europa nella settimana che inizia il 21 febbraio. A riferirlo è la portavoce della Commissione europea.

Il vaccino Novavax dovrebbe arrivare in Europa nella settimana che inizia il 21 febbraio. A riferirlo è la portavoce della Commissione europea.

Il vaccino Novavax sarebbe dovuto arrivare in Europa nella prima decade di febbraio, ma la consegna delle prime dosi è in ritardo. Nuvaxovid, questo il nome del vaccino anti-Covid sviluppato dall’azienda statunitense, dovrebbe essere disponibile prima della fine del mese, come previsto dalla Commissione europea.

Vaccino Novavax in Europa dal 21 febbraio?

La Commissione europea prevede che le prime consegne del vaccino anti-Covid di Novavax saranno effettuate a partire dal 21 febbraio. A riferirlo, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, è stata la portavoce dell’esecutivo Ue per la Salute, Stefan de Keersmaecker

“Ci attendiamo che le prime consegne del vaccino Novavax ai Paesi membri dell’Ue arrivino nella settimana che inizia il 21 febbraio”, ha detto la portavoce nel corso del conferenza informativa quotidiana, rispondendo ad una domanda sui tempi di consegna del vaccino dell’azienda statunitense.

Si tratta di un vaccino molto atteso perché, essendo basato su una tecnologia più tradizionale, potrebbe convincere anche i più scettici a vaccinarsi contro il Covid.

Come funziona Nuvaxovid

Nuvaxovid è un vaccino proteico, ossia basato sulla tecnologia delle proteine ricombinanti, già usata da decenni per altri vaccini, come quello contro l’epatite B e il papilloma virus. Il vaccino di Novavax contiene una versione di una proteina che si trova sulla superficie del SARS-CoV-2 (la proteina spike), che è stata prodotta in laboratorio, e un “adiuvante”, ovvero una sostanza che aiuta a rafforzare le risposte immunitarie al vaccino.

Il sistema immunitario della persona a cui viene somministrato il vaccino identificherà la proteina come estranea e produrrà difese naturali (anticorpi e cellule T) contro di essa. Se la persona vaccinata dovesse in seguito entrare in contatto con SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà la proteina spike sul virus e sarà pronto ad attaccarla.

Quando in Italia?

Secondo quanto riferito dal direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini, il vaccino di Novavax arriverà in Italia il 24 febbraio: “Novavax è in arrivo, dovrebbe arrivare il 24 di questo mese e essere disponibile”, ha detto. Si tratta di un “vaccino proteico, come quelli antinfluenzali”, che potrebbe piacere agli “indecisi”, se non addirittura convincere i no vax ‘puri’, in quanto basato sulle “proteine ricombinanti”, già usate da decenni per altri vaccini, ha spiegato Magrini.

“Sarà una piccola integrazione rispetto agli altri vaccini a mRna. Alcuni sembrano preferirlo, quindi Novavax sarà presto un’opzione per un milione o due di persone che vogliono comunque vaccinarsi”, ha aggiunto.

Il direttore generale dell’Aifa si è poi espresso anche sul vaccino Valneva: “Valneva è un vaccino ancor più classico e con una tecnologia più vecchia, si tratta di un vaccino inattivato che arriverà ancora più avanti“, ha detto. Ad ogni modo, ha sottolineato Magrini, quelli a mRna, “si sono rivelati i vaccini più efficaci” e “non c’è da avere nessun dubbio rispetto a interferenze geniche, genetiche”.

“I grandi studi registrativi hanno sancito un’efficacia del 94-95% dei vaccini anti-Covid e l’efficacia reale stimata nei diversi paesi lo ha confermato”, ha affermato, aggiungendo che l’immunità di memoria è di oltre un anno.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/siringa-sparo-medicinale-bottiglia-1884758/

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