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Vaiolo delle scimmie, Oms cambia il nome in ‘mpox’

L’Organizzazione mondiale della salute ha deciso di cambiare nome al vaiolo delle scimmie per evitare un linguaggio mortificante e discriminatorio. Ecco il nuovo nome.

L’Organizzazione mondiale della salute ha deciso di cambiare nome al vaiolo delle scimmie per evitare un linguaggio mortificante e discriminatorio. Ecco il nuovo nome.

Il vaiolo delle scimmie cambia nome. L’Organizzazione mondiale della salute ha deciso che d’ora in poi il virus si chiamerà ‘mpox’ in quanto la denominazione ‘monkeypox’ poteva essere discriminatorio, stigmatizzante e fuorviante.

Vaiolo delle scimmie, l’Oms cambia il nome

L’Oms ha deciso di cambiare il nome al virus ‘monkeypox’ (vaiolo delle scimmie) per evitare un linguaggio mortificante e discriminatorio.

“Dopo una serie di consultazioni con esperti internazionali l’Oms inizierà a utilizzare in maniera preferenziale il nuovo termine ‘mpox’ come sinonimo di monkeypox. Entrambi i nomi saranno usati contemporaneamente per un anno mentre ‘monkeypox’ verrà gradualmente eliminato. Ciò serve a mitigare le preoccupazioni sollevate dagli esperti sulla confusione causata da un cambio di nome nel mezzo di un’epidemia globale”, si legge in una nota dell’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite.

La transizione non sarà dunque immediata. L’arco temporale di coesistenza dei due termini dà anche il tempo di completare il processo di aggiornamento dell’Icd (Classificazione internazionale delle malattie) e delle pubblicazioni scientifiche dell’Oms. Mpox sarà infatti incluso online nell’Icd-10, ossia nella decima edizione della classificazione internazionale delle malattie, nei prossimi giorni, e farà parte della versione ufficiale del 2023 di Icd-11.

L’intenzione di cambiare la denominazione della malattia era emersa lo scorso giugno 2022, come ricorda il Guardian, a causa del razzismo e della stigmatizzazione che il nome ha “favorito” dallo scoppio dell’anomala epidemia di quest’anno, che ha interessato decine e decine di Paesi.

“Quando l’epidemia di monkeypox si è allargata all’inizio di quest’anno, è stato osservato e segnalato all’Oms un linguaggio razzista e stigmatizzante online, in altri contesti e in alcune comunità. In diversi incontri, pubblici e privati, un certo numero di persone e di Paesi ha espresso preoccupazione e ha chiesto all’Oms di proporre una soluzione per cambiare il nome”, ha chiarito l’ente internazionale.

Il termine ‘vaiolo delle scimmie’, come spiegato dall’Istituto Superiore di Sanità nella scheda dedicata alla patologia sul suo portale, deriva dalla prima identificazione del virus, scoperto nelle scimmie in cattività in un laboratorio danese nel 1958. Il nome è stato assegnato al monkeypox umano nel 1970, prima della pubblicazione delle ‘best practice’ dell’Oms per la denominazione delle malattie, pubblicate nel 2015.

Il nome sarà ora sostituito ma rimarrà ricercabile nell’Icd, per corrispondere alle informazioni storiche.

I sintomi

Nell’uomo il vaiolo delle scimmie si manifesta con febbre, dolori muscolari, cefalea, rigonfiamento dei linfonodi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste.

Nella maggior parte dei casi il decorso della malattia è benigno e ha una durata di 2-4 settimane. Generalmente, dunque, l’infezione è lieve e si risolve spontaneamente con adeguato riposo e senza terapie specifiche. Quando necessario, possono essere somministrati degli antivirali.

Tuttavia, le categorie a rischio (bambini, donne in gravidanza e persone immunosoppresse) possono manifestare sintomi più gravi.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/vaiolo-delle-scimmie-7217582/

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