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Calcio in lutto, è morto Paolo Rossi

Il mondo del calcio piange un altro campione storico, Paolo Rossi, campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982.

Il mondo del calcio piange un altro giocatore storico, Paolo Rossi, campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982.

Un’altra prematura scomparsa sconvolge il mondo del calcio. A distanza di due settimane dalla morte di Diego Armando Maradona, nella notte tra mercoledì e giovedì è giunta la notizia della dipartita di un altro amato calciatore, Paolo Rossi, simbolo dell’Italia Mondiale del 1982.

L’ex attaccante di Perugia, Juventus, Milan, Verona e della Nazionale di Enzo Bearzot aveva 64 anni. A strapparlo alla vita, un male incurabile. Lascia la moglie, Federica, e tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro.

L’annuncio sui social

Ad annunciare la scomparsa del capocannoniere del Mondiale 1982 è stata la moglie, la giornalista scrittrice, sceneggiatrice ed esperta in comunicazione internazionale, Federica Cappelletti, che poco dopo la mezzanotte ha postato sul suo profilo Instagram una foto con il marito, con cui era sposata dal 2010, a corredo della quale ha scritto “Per sempre”. Poi, il saluto sul profilo Facebook: “Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto…”, si legge nel post della Cappelletti.

La notizia si è poi diffusa velocemente sui social grazie ad un tweet del giornalista sportivo Enrico Varriale, vicedirettore di Rai Sport, con cui Paolo Rossi aveva lavorato in veste di opinionista.

“Una notizia tristissima: ci ha lasciato Paolo Rossi. Indimenticabile Pablito, che ci ha fatto innamorare tutti in quell’ Estate del ’82 e che è stato prezioso e competente compagno di lavoro in RAI, negli ultimi anni. R.i.p. caro Paolo”, ha scritto Varriale.

Poco dopo la notizia è stata ripresa anche dal giornalista Davide Maggio, che ha twittato: “Ci lascia anche Paolo Rossi. Aveva solo 64 anni”.

Chi era Paolo Rossi

Classe 1956, Pablito, come era soprannominato, cominciò a giocare a calcio all’età di nove anni, nel Santa Lucia, squadra della frazione di Prato, dove è nato. A sedici anni, passò alla Juventus, ma la svolta della sua carriera calcistica arrivò nel 1976, quando approdò al Lanerossi Vicenza, squadra all’epoca allenata dal tecnico Giovan Battista Fabbri, che lo aiutò a crescere. Grazie al suo contributo la squadra approdò in Serie A.

Successivamente passò al Perugia, per poi fare ritorno alla Juventus, con cui ha vissuto gli anni d’oro della sua carriera, vincendo due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea e la Coppa dei Campioni nel 1985.

Gli ultimi anni da calciatore professionista li ha trascorsi al Milan e al Verona.

Rossi è però ricordato soprattutto per essere stato il simbolo della nazionale italiana di Bearzot che nel 1982 vinse il Mondiale in Spagna, battendo prima il Brasile di Zico, poi l’Argentina di Maradona e la Polonia di Boniek e, in finale, la Germania di Rummenigge. Quell’anno Rossi si aggiudicò anche il Pallone d’Oro.

Nel 2004 fu inserito nella lista (FIFA 100) dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione.

Insieme a Baggio e Vieri detiene il record italiano di gol ai Mondali: 9 reti. Inoltre, è stato il primo giocatore a vincere nelle stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere e il Pallone d’oro.

Dopo la carriera calcistica ha intrapreso quella di opinionista per Mediaset e la Rai.

fonte immagine: https://www.facebook.com/Paolo-Rossi-188154464599969/photos/a.576030339145711/2625460847535973

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