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Caos tamponi Lazio: parlano i medici del club

Al centro delle news di oggi vi è lo strano caso dei tamponi della Lazio e il caos creatosi tra la Figc e il laboratorio d’analisi dei tamponi.

Il Covid-19 non ha mai lasciato la Serie A e ha creato non pochi problemi. Al centro delle news di oggi vi è ‘lo strano caso’ dei tamponi della Lazio e il caos creatosi tra la Figc e il laboratorio d’analisi dei tamponi. Scopriamo le ultime news sul caos tamponi-Lazio.

Il binomio tamponi-Lazio continua ad essere al centro delle news di calcio e oggi sono state rivelate delle importanti novità. Gli inquirenti della Federcalcio, con l’obiettivo di far luce, hanno ascoltato il responsabile sanitario della Lazio Ivo Pulcini e il medico sociale Fabio Rodia. La Procura si è concentrata soprattutto sull’eventuale violazione del protocollo sanitario da parte del club. La Procura di Avellino vuole fare chiarezza su quanto accaduto, e per questo motivo ha disposto che vengano riprocessati anche i 7 test svolti dal laboratorio Merigen di Napoli.

Caos Lazio-tamponi: ascoltati i medici del club

È durata un paio d’ore l’audizione dei due medici della Lazio, Ivo Pulcini e Fabio Rodia, ascoltati dai due sostituti procuratori federali Giorgio Ricciardi e Luca Scarpa. Durante il colloquio, già slittato in passato per motivi di salute del dottor Pulcini, è stata approfondita la questione relativa al rispetto del protocollo Covid da parte del club a seguito di alcune presunte positività al coronavirus di alcuni giocatori nelle ultime due settimane.

” È stato un colloquio illustrativo da parte dei due medici su quella che è stata la gestione della vicenda della Lazio. Abbiamo documentato tutto quello che c’era da documentare, anche perché avevamo sentito parlare di problemi di comunicazioni con le Asl e tutto è stato chiarito”, ha dichiarato all’ANSA il legale biancoceleste Gentile.

Un passo indietro: discordanza tra gli esiti dei tamponi

Il caos tamponi è ‘scoppiato’ dopo la partita di Champions League contro il Bruges del 28 ottobre, ed è emerso dopo la vittoria dei biancocelesti a Torino. In quella gara uno dei goal portò la firma di Ciro Immobile, pochi giorni dopo lo stop imposto al bomber azzurro dal SynLab della Uefa per una positività al tampone effettuato prima della trasferta europea.

Gentile, il legale del club biancoceleste, ha spiegato: “non c’è chiarezza scientifica per quanto riguarda i tamponi, non c’è chiarezza sui risultati dei tamponi e i tamponi cambiano secondo il modo in cui vengono eseguiti. Il protocollo Figc? Non entro nel merito del medico. Qui abbiamo un medico che ha detto una cosa e un altro che ne ha detta un’altra”.

Il legale della Lazio ha messo in evidenza la discordanza tra gli esiti dei tamponi effettuati dal SynLab della Uefa e il Campus Biomedico di Roma, e i tamponi eseguiti dal laboratorio di Avellino ‘Futura Diagnostica’ al centro delle indagini penali svolte dalla Procura di Avellino.

Lazio: probabile deferimento per non rispetto del protocollo?

La Procura di Avellino oggi ha disposto anche l’acquisizione delle controanalisi dei sette tamponi eseguiti su calciatori e staff della Lazio riprocessati dal laboratorio Merigen di Napoli il 7 novembre alla vigilia della partita con la Juve.

Secondo quanto dichiarato da Sky Sport, i test erano risultati tutti negativi ad Avellino, mentre per il Biocampus di Roma erano emerse le positività di Immobile, Strakosha e Leiva. Le nuove analisi effettuate a Napoli confermarono la negatività del test per Leiva e Strakosha, rilevando invece una debole positività di Ciro Immobile. La Procura federale potrebbe disporre il deferimento della Lazio per mancato rispetto del protocollo, archiviare, oppure attendere gli esiti dell’inchiesta di Avellino.

Fonte Immagine: https://twitter.com/OfficialSSLazio/status/1325416702310567936/photo/3

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