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Dazn dice stop alla doppia utenza per ogni abbonamento

Novità in arrivo per gli abbonati a Dazn. Il colosso dello streaming inglese, che detiene i diritti per la Serie A per il 2021-24, avrebbe deciso di dire stop alla “concurrency”.

Novità in arrivo per gli abbonati a Dazn. Il colosso dello streaming inglese, che detiene i diritti per la Serie A per il 2021-24, avrebbe deciso di dire stop alla “concurrency”.

Dazn verso lo stop alla concurrency, ossia l’accesso ai contenuti in contemporanea da due dispositivi. La piattaforma che detiene i diritti per la Serie A per il 2021-24, in partnership con Tim, presto non offrirà più la possibilità di concedere a due utenze collegate a un medesimo abbonamento di accedere contemporaneamente allo stesso contenuto da due device che si trovano a distanza l’uno dall’altro. A darne notizia è il Sole 24 Ore, ma manca ancora l’ufficialità della piattaforma.

Dazn, addio alla concurrency

Doccia fredda per centinaia di migliaia di abbonati a Dazn. Secondo il Sole 24 Ore, la piattaforma sta per mettere fine alla possibilità, prevista al punto 8.3 delle condizioni di utilizzo, di concedere a due utenze collegate allo stesso abbonamento di accedere ai contenuti contemporaneamente da due dispositivi, ad eccezione, forse, del caso in cui essi siano collegati alla stessa rete fissa Ip, ossia siano nella stessa casa. La testata giornalistica assicura che la novità sarà presto attiva, anche se non c’è ancora l’ufficialità. Contattato dal giornale, infatti, il colosso inglese dello streaming ha risposto, attraverso un portavoce, con un “no comment”.

Tuttavia, sempre stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, sarebbero già in partenza le comunicazioni agli abbonati, i quali hanno il diritto di esercitare il recesso, entro 30 giorni.

Le comunicazioni agli utenti da parte di Dazn dovrebbero partire in questi giorni in modo tale da rendere la novità attiva già a metà dicembre.

La modifica dovrebbe essere valida sia per gli abbonamenti in essere che per i nuovi.

Stop alla doppia utenza per gli abbonamenti, perchè?

Lo stop alla concurrency rientra nella logica di aumentare il numero di abbonati della piattaforma e nasce anche dalla volontà di tutelare la Lega Serie A e i presidenti dei club e colpire l’utilizzo fraudolento degli accessi a Dazn che riduce il valore dei diritti. Si sarebbe infatti riscontrato un 20% di media di utilizzi fraudolenti della “doppia utenza contemporanea”.

Dazn vuole inoltre intraprendere con ancora maggior decisione la lotta alla pirateria. La concurrency, utilizzata anche da altre piattaforme come Netflix, Disney+ o Spotify, ha infatti dato vita sulla rete anche a piattaforme di sharing economy (che guadagnano con le commissioni) che consentono di condividere con utenti interessati il proprio abbonamento sfruttando la modalità dell’abbonamento “in famiglia”. Queste piattaforme sono legali dal punto di vista del diritto perché nelle sottoscrizioni si ricorda che gli account devono essere condivisi in ambito familiare, ma non sempre questo accade.

La denuncia del Codacons

La decisione di Dazn di dire stop alla concurrency è finita all’attenzione dell’Agcom e dell’Antitrust dopo la denuncia del Codacons che ha deciso appunto di presentare un esposto all’Autorità per le comunicazioni e a quella per la concorrenza per accertare la correttezza dell’operato della società. “Se sarà confermata la decisione di Dazn di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device, si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro”, afferma il Codacons, secondo cui “se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori”. L’associazione ha dunque chiesto ad Agcom e Antitrust di aprire un’istruttoria sul caso.

La notizia ha scatenato anche l’ira degli utenti che sui social hanno acceso polemiche di varia natura che si riferiscono non solo alla rimozione della condivisione dell’account, ma anche ai disservizi che spesso si verificano in occasione degli eventi sportivi in diretta.

fonte immagine:https://www.facebook.com/DAZNIT/photos/a.554769148041340/1842207832630792

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