Categorie
gossip

Fedez contro Andrea Bocelli: fare silenzio ogni tanto non fa male

Fedez ha pubblicato un messaggio su Twitter contro Andrea Bocelli in seguito alle sue dichiarazioni in merito alla pandemia di Coronavirus. Ecco i dettagli.

Fedez ha pubblicato un messaggio su Twitter contro Andrea Bocelli in seguito alle sue forti dichiarazioni in merito alla pandemia di Coronavirus. Ecco i dettagli.

La partecipazione di Andrea Bocelli alla riunione dei “negazionisti” del Covid-19, e le sue dichiarazioni, hanno suscitato immediatamente una risposta polemica da parte di Fedez, che si è scagliato contro il tenore con le parole “Fare silenzio ogni tanto non fa male eh” in un messaggio pubblicato su Twitter.

Le parole di Andrea Bocelli

Nella giornata di ieri, nel corso di un suo intervento al Senato, durante il convegno “Covid-19, tra informazione, scienza e diritto” il tenore Andrea Bocelli ha parlato relativamente alla gravità dell’epidemia di Coronavirus ed al periodo di quarantena che è stato imposto a tutta la popolazione, dichiarando di “non aver conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva” e che la stessa pandemia è stata fatta percepire agli italiani come più grave rispetto alla realtà.

Nello stesso intervento il tenore ha dichiarato di essersi sentito offeso ed umiliato dall’obbligo di restare a casa, per non incrementare il numero dei contagi ed ha anche confessato che in alcune occasioni ha trasgredito alle regole, ritenendo questa imposizione non giusta. La manifestazione che si è svolta al Senato era stata organizzata da Vittorio Sgarbi ed ha visto la partecipazione di diversi politici, tra i quali l’ex ministro dell’interno Salvini, che si è presentato senza la mascherina per ribadire la sua contrarietà al prolungamento delle misure restrittive messe in atto dal Governo, di un costituzionalista, Sabino Cassese, e di un virologo, Alberto Zangrillo.

Le polemiche che ne sono scaturite

L’intervento del tenore pisano ha dato il via ad una serie di polemiche e tra i molti personaggi che hanno replicato c’è il rapper milanese Fedez. Per lui non ci sono problemi a mettere nei suoi post quello che pensa e su Twitter è apparso un suo messaggio nel quale ha rimarcato che è importante esprimere dei giudizi soltanto quando si conoscono a fondo i fatti che si commentano.

Nel periodo del lockdown Fedez è stato anche uno dei personaggi che ha contribuito alla realizzazione di un reparto per la terapia intensiva, ha parlato di un giovane di 18 anni che è stato contagiato dalla malattia e che è stato curato con il trapianto del polmone. Questa la frase del post del rapper: “Se non conoscete nessuno che sia stato in terapia intensiva e vi permettete di instillare il dubbio che la pandemia sia stata fantascienza vi presento un mio amico che causa Covid ha dovuto subire un trapianto di polmoni a 18 anni. Poi fare silenzio ogni tanto non fa male eh“.

Una stoccata, quella dell’ex giudice della trasmissione X Factor, che mette sotto accusa in modo duro uno dei volti più noti della canzone in Italia e nel mondo. Dopo questa ed altre polemiche che si sono registrate, il tenore ha risposto dichiarando di non essere un “negazionista” e ribadendo l’impegno che lui stesso e la sua fondazione hanno messo in campo per prestare aiuto alle persone colpite dal virus. Andrea Bocelli ha dichiarato di essere stato “frainteso” per le sue parole e di essere un “ottimista”.

Il cantante ha concluso dichiarando di pregare per la fine della pandemia e il ritorno alla vita normale di tutti i giorni. La risposta di Bocelli è arrivata nel corso della sua presenza ad un incontro con Bernard-Henri Lévy che si è tenuto alla Milanesiana.

FONTE IMMAGINE: https://www.facebook.com/fedezofficial/photos/a.10151682214786128/10155012108576128

FONTE IMMAGINE: https://www.facebook.com/andreabocelli/photos/a.1092841287395760/2977565455589991

4 risposte su “Fedez contro Andrea Bocelli: fare silenzio ogni tanto non fa male”

Sono d’accordo con il prof. Morsiani. Tutto il convegno è stato all’insegna della superficialità e della strumentalizzazione politica

Andrea Bocelli e tutti i presenti alla manifestazione in Senato avrebbero potuto usare meglio il loro tempo e la loro intelligenza(se ne sono in possesso).

Buongiorno,
Ammiro tantissimo Bocelli e lo ritengo, oltre che un grande artista, una persona molto equilibrata, sensibile e degna di fede. Però, almeno stavolta, mi sono meravigliato molto anch’io per le sue esternazioni, frutto forse di fraintendimento (come sostiene lui, a posteriori) ma forse anche di un inguaribile “ottimismo” che, almeno stavolta, non deve frustrare però la realtà delle cose. Sostengo questo a ragion veduta da TESTIMONE OCULARE. Ho infatti trascorso l’intero periodo del lockdown a Bergamo, assieme a mia moglie, per continuare l’assistenza a mio fratello, trapiantato di cuore mesi fa, cioè prima dell’avvento della pandemia, e sorpreso dalla stessa quando era ancora degente presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Solo dopo 14 tamponi (!), una lotta infernale e 70 gg. di Covid 19 , ha poi potuto essere dimesso non più di un mese e mezzo fa. E tornare a casa con noi, sua moglie e la sua famiglia. Ebbene, presso l’ospedale che ho menzionato, gli incredibili medici, infermieri ed operatori sanitari hanno fatto il miracolo, ovvero quello di moltiplicare moltiplicare e moltiplicare I POSTI DI TERAPIA INTENSIVA per affrontare le necessità incessanti (fra marzo ed aprile e maggio, in particolare)delle MIGLIAIA di pazienti affetti da devastante POLMONITE INTERSTIZIALE E CONSEGUENTE GRAVE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA (tipiche patologie diretta conseguenza del Coronavirus). Molti di essi non ce l’hanno fatta (a Bergamo, come noto, si sono contati oltre 6000 morti) ma molti altri, proprio grazie a queste cure “intensive” ricevute, si sono potuti salvare. E noi eravamo lì, per tutto il tempo, abbiamo vissuto il dramma delle famiglie che avevano veduto “svanire” i loro cari senza poterli neppure salutare un ultima volta, abbiamo assistito ammirati allo sforzo congiunto degli operatori sanitari, molti dei quali mancati a loro volta o comunque finiti anche loro in TERAPIA INTENSIVA. Potrei citarne tantissimi ma mi sembra inutile. A queste persone sconosciute che fanno onore all’Italia vorrei tributare il giusto riconoscimento, a differenza di coloro che li hanno chiamati velocemente “eroi” per poi dimenticarsene di fatto, soprattutto sulla busta paga (!).
Mentre ora guardiamo con ottimismo ad un rinnovato futuro non possiamo dunque “far conto di non vedere” anche perché da questa facilità del “non vedere” o, peggio, del “negare”, il passo verso la “dimenticanza e l’oblìo” può essere veramente breve.
Cordiali saluti
Prof. Giovanni Morsiani
Bagnara di Romagna (Ravenna)

Condivido quanto detto dal prof morsiani. Tutto il convegno in cui si è espresso boccelli è stato improntato alla superficialità e alla strumentalizzazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version