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Coltivare la scarola: tecniche e consigli utili

La scarola è un tipo di indivia facile da coltivare. Qui ti spieghiamo alcune tecniche e pratici consigli per coltivarla: dalla semina al tipo di terreno.

La scarola è un tipo di indivia facile da coltivare. Qui ti spieghiamo alcune tecniche e pratici consigli per coltivarla nel modo corretto: dalla semina al tipo di terreno.

La scarola appartiene alla stessa famiglia vegetale dell’invidia comune ma è meno comune. Per chi non lo sapesse, per chi non le avesse già assaggiate, stiamo parlando di insalate amare che spesso si possono mangiare anche cotte e non solo crude assieme a pomodori ed altri ingredienti nelle insalatone.

Appartiene alla famiglia delle Compositae originaria dell’Asia Minore, come il carciofo, la cicoria e la lattuga.

Proprietà e caratteristiche dell scarola

La scarola solitamente si presenta come un cespo di insalata aperto, spesso all’esterno di un colore giallo che via via va a sfumare verso il verde chiaro passando all’interno del cespo stessi dando vita a sfumature. Le foglie non sono particolarmente ricce, si presentano lisce o solo leggermente ondulate.

Il sapore amaro, tipico delle cicorie e delle indivie, fa dividere le persone tra quelle che lo amano e quelle che non possono sopportarlo. Se siete tra le persone che lo amano, in questo articolo trovate una descrizione della scarola e delle tecniche colturali per poterla produrre nel vostro orto

Coltivazione della scarola

Per coltivare la scarola bisogna ovviamente partire dalla semina. Questa viene normalmente effettuata in semenzaio, cioè in una piccola aiuola isolata appronta per questo scopo, all’interno di un contenitore con del terriccio. Si cavano dei solchetti profondi 4-5 mm e distanti tra loro 10-12 cm. In questi solchi vanno distribuiti i semi, distanti 5-7 cm l’uno dall’altro. Circa 4-6 settimane dopo la semina, le piantine sono pronte per essere trapiantate in pieno campo.

Per quanto riguarda il terreno, l’indivia si adatta a varie condizioni, anche se le migliori sono quelle che garantiscono il drenaggio. La presenza di sostanza organica è importante, ma è necessario che sia ben decomposta: per questo è molto meglio fare il compost e distribuirlo sul terreno quando è ben maturo.

Durante la coltivazione, la scarola non richiede particolari cure. È sufficiente eliminare periodicamente le erbacce che possono soffocare le piantine, specialmente nelle prime fasi di crescita.

Mentre l’indivia riccia deve essere raccolta prima dei freddi intensi, la scarola, che è più resistente, può andare avanti per un po’ di tempo, assicurandoci insalata per il periodo invernale.

I cespi devono essere tagliati raso terra con un coltello tagliente, quando hanno raggiunto i 250-300 grammi di peso. Indicativamente, da 1 mq di scarola si possono ottenere 2 o 3 kg di prodotto.

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