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Creme Fermentate, cosa sono e a cosa servono?

Arriva direttamente dalla Corea l’ultima novità in ambito beauty, ovvero le creme fermentate. Scopriamo insieme cosa sono e a cosa servono.

Arriva direttamente dalla Corea l’ultima novità in ambito beauty, ovvero le creme fermentate. Scopriamo insieme cosa sono e a cosa servono.

Tra le novità beauty del momento vi sono le creme fermentate, cosmetici realizzati con un processo noto nel campo dell’alimentazione, amati anche dalle star, come Jennifer Lopez, la quale di recente ha mostrato su Instagram come si applicano i suoi sieri (linea JLo Beauty) a base di oli e foglie di sake di riso fermentate. Vediamo insieme di cosa si tratta e come funzionano.

Che cosa sono le creme fermentate?

Nell’ultimo periodo le creme fermentate sono tra i cosmetici più utilizzati per la skincare viso. La nuova tendenza beauty arriva dalla Corea, dove già da tempo questi prodotti sono utilizzati per la cura della pelle del viso. Alla base di queste creme vi sono ingredienti fermentati grazie all’azione di microrganismi come batteri o lieviti. Tra gli ingredienti vi sono gli alfa idrossiacidi (glicolico, mandelico e lattico, provenienti rispettivamente da zucchero fermentato, mandorle e latte) e una serie di estratti naturali, creati da ingredienti tra cui ginseng rosso e tè nero.

La tecnica utilizzata per produrre le creme fermentate è, appunto, la fermentazione, un processo prima applicato solo nell’ambito della conservazione alimentare, ma oggi impiegato anche per concepire formule stabili nel mondo della cura della pelle. Questa tecnica rende le creme per il viso più assimilabili alla cute e aumenta il loro effetto benefico.

Spesso le creme fermentate vengono equiparate ai cosmetici con probiotici ma, a differenza di questi ultimi che contengono batteri buoni e lieviti, le creme fermentate li sfruttano per fermentare ed estrarre sostanze chimiche, potenziandole.

Come funzionano le creme fermentate?

Le creme fermentate, così come i sieri o i tonici fermentati, si basano su principi attivi di origine naturale potenziati dal processo della fermentazione. In sostanza, agli ingredienti naturali da cui si vogliono ottenere i principi attivi, vengono aggiunti microrganismi, batteri o lieviti, che li scompongono in particelle più piccole, maggiormente concentrate, che risultano più efficaci e anche capaci di penetrare più profondamente nella pelle. Il processo di fermentazione consente di ottenere una maggiore concentrazione di Omega 3, Omega 6, vitamine, antiossidanti, aminoacidi e peptidi.

A cosa servono?

Le creme fermentate in Corea sono da tempo un must per la cura della pelle. Nell’ultimo periodo il loro uso si sta diffondendo anche nel nostro Paese e in altre parti del mondo. Esse aiutano a rinforzare il microbioma della pelle, ovvero la barriera cutanea composta da una pellicola idrolipidica fatta di acqua e sebo che protegge la cute dagli agenti esterni, e ridurne le infiammazioni. In pratica, le creme fermentate agiscono alla stregua degli alimenti fermentati, come lo yogurt, con la flora batterica del nostro intestino.

Grazie alle loro proprietà antiossidanti, i prodotti fermentati aiutano anche a purificare la pelle a tendenza acneica e a proteggere la cute dall’inquinamento.

Vantaggi delle creme fermentate

Le creme fermentate si assorbono facilmente grazie al mix di attivi presenti e agiscono con maggiore potenza. Inoltre, esse sono in grado di potenziare anche l’effetto degli altri prodotti che si utilizzano abitualmente.

Altro vantaggio dei prodotti fermentati, che prescinde dai benefici, è il fatto che essi mettono d’accordo tutti (o quasi) in quanto sono a base di sostanze naturali, ingredienti vegani, ossia non di origine animale.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/donna-skincare-cosmetici-7005726/

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