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Impianti sci chiusi, sport alternativi sulla neve

Nonostante la chiusura degli impianti sciistici imposta dall’ultimo Dpcm, gli appassionati di montagna potranno comunque godersi i paesaggi innevati praticando attività alternative. Vediamo quali.

Nonostante la chiusura degli impianti sciistici imposta dall’ultimo Dpcm, gli appassionati di montagna potranno comunque godersi i paesaggi innevati praticando attività alternative. Vediamo quali.

Il dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte lo scorso 3 dicembre ha stabilito la chiusura degli impianti sciistici, scatenando il malcontento di numerosi appassionati di sci.

Si potrà tornare a sciare solo a partire dal 7 gennaio. Nell’attesa, visto che non esiste solo lo sci come sport di montagna, ci si potrà dedicare ad altre attività da fare sulla neve. Parliamo di attività che sono sempre state prese meno in considerazione. Questo è il momento adatto per riscoprirle.

Vediamo insieme quali sono.

Cosa fare in montagna: le attività alternative allo sci

Per coloro che amano vivere la montagna la ciaspolata, ovvero una lunga passeggiata nei boschi innevati con le ciaspole (ossia le racchette da neve) ai piedi per non affondare, è l’ideale. Potrete così godervi la magia e la tranquillità dei boschi innevati, che regalano un panorama unico. La camminata sulla neve è un’attività che si è diffusa sempre più negli ultimi anni tanto che in ogni località sciistica le guide locali organizzano numerose ciaspolate.

Altra attività da poter praticare sulla neve nonostante la chiusura degli impianti è lo sci nordico, comunemente conosciuto come sci di fondo. Per praticarlo a livello base non occorre una preparazione particolare. E’ facile da imparare ed è meno costoso di altre attività. Inoltre, tra gli sport che si possono fare d’inverno è uno dei più salutari in quanto si svolge in mezzo alla natura e consente di bruciare i grassi e migliorare la coordinazione.

Gli sportivi e gli sciatori esperti, invece, data la chiusura degli impianti, potranno dedicarsi allo scialpinismo, conosciuto anche come freetouring, un’attività che si pratica al di fuori di piste attrezzate ossia su pendii “fuoripista”, attraverso l’utilizzo di sci opportuni e pelli di foca, che permettono di muoversi sia in risalita che in discesa. Un’attività più impegnativa, ma che permette di fare movimento – quindi di tenersi in forma facendo lavorare tutto il corpo – e apprezzare la natura selvaggia, divertendosi, soprattutto nelle discese mozzafiato.

Un’altra attività da fare nella quiete dei boschi innevati è la corsa sulla neve battuta, ovvero su una pista da sci, sci di fondo o di slittino, con le ciaspole ai piedi. E’ possibile correre sia in salita che in discesa. Nel caso di corsa in salita bisogna osservare bene il terreno e trovare gli appoggi migliori. Ad ogni passo, in pratica, bisogna appoggiarsi sull’avampiede e battere con la punta della scarpa nella neve al fine di creare una specie di gradino e avere un’aderenza migliore durante la fase di spinta. Se la neve presenta tracce o impronte precedenti, si può appoggiare il piede sulle buche o i gradini già esistenti. Per effettuare la corsa in discesa è necessario invece sfruttare il peso del corpo e cercare di non frenare troppo, aprendo le braccia per mantenere l’equilibrio.

Sulla neve è possibile non solo correre, ma anche andare in bicicletta. Sebbene possa sembrare faticosa e impraticabile, si tratta di un’attività che può essere tranquillamente effettuata – chiaramente con l’uso della bici giusta – su piste battute. Un tempo quest’attività veniva effettuata con le fat bike, ossia le bici con le ruote grandi che consentono di “galleggiare” sulla neve, ora ci sono le e-mtb, vale a dire le mountain bikes elettriche con gomme di sezione cospicua, adatte ai terreni più estremi.

Divertirsi con prudenza

Queste attività alternative, come confermato anche dal Centro Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, in questo particolare periodo faranno registrare un boom, perché saranno in molti a non rinunciare alla montagna. L’invito per chi si avventurerà in queste attività, soprattutto per gli inesperti, è quello di prestare sempre la massima attenzione.

Tutti dunque sono chiamati alla prudenza, ma soprattutto, dice il Soccorso alpino, “al riconoscimento delle proprie capacità fisiche, di conoscenza della montagna in genere e all’attrezzatura con la quale si affrontano le escursioni”, perché l’impreparazione può essere fatale. Si invitano quindi le persone a rivolgersi alle guide alpine. In particolare, si chiede di prestare attenzione a coloro che praticano scialpinismo, attività attraente, ma che può rivelarsi pericolosa per chi non è esperto.

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fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/solitudine-escursione-ciaspole-neve-3289484/

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