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Blocco dei licenziamenti prorogato: per quali aziende è valido?

Il blocco dei licenziamenti, stabilito nel decreto agosto, è stato prorogato fino alla fine dell’anno per coprire il periodo della cassa integrazione.

Il blocco dei licenziamenti, stabilito nel decreto agosto, è stato prorogato fino alla fine dell’anno per coprire il periodo della cassa integrazione. Ecco i dettagli.

Prevista una proroga nel decreto

L’emergenza coronavirus ha portato sicuramente molte difficoltà sia per quanto riguarda i lavoratori, che le aziende. Proprio per questa ragione è stato introdotto il divieto di licenziare in seguito al decreto Cura Italia. Tale decreto, inizialmente, avrebbe dovuto essere valido fino al 17 maggio e in seguito è stato prorogato.

Per il decreto pubblicato il 14 agosto ed entrato in vigore il 15, sembra essere attesa una proroga senza alcuna scadenza per quanto riguarda il blocco dei licenziamenti. Inizialmente il decreto prevedeva il blocco per tutti senza alcuna distinzione, ma successivamente sono state introdotte due fasce temporali fino al 15 ottobre 2020. Il blocco dei licenziamenti naturalmente è stato introdotto per motivi di carattere oggettivo, come quelli economici.

Il cambiamento del decreto di agosto ha però prorogato tale blocco fino alla fine dell’anno, facendo in modo di coprire tutto il periodo della cassa integrazione. Anche l’esonero dei contributi è stato fissato fino al 31 dicembre 2020.

Tuttavia, queste novità hanno portato senza dubbio dei paletti e delle perplessità. Per prima cosa è bene tenere in considerazione che il blocco non è valido per qualsiasi azienda: le aziende che sono escluse da questo decreto sono quelle che hanno dichiarato fallimento e che hanno cessato l’attività. Inoltre, il decreto non è valido nel caso in cui venisse stipulato un accordo aziendale che consente al lavoratore, che è stato licenziato, di ottenere la Naspi (indennità di disoccupazione).

Diminuito sensibilmente il numero degli occupati

Il blocco dei licenziamenti previsto dal decreto può essere sbloccato nel caso in cui l’azienda termini il periodo di cassa integrazione. Tuttavia, nel caso in cui l’impresa non abbia fatto ricorso alla cassa integrazione, il blocco dei licenziamenti potrebbe terminare prima del previsto.

Per il momento, comunque, l’ultimo decreto prevede la cessazione del blocco per la fine dell’anno e non sembrerebbero esserci altre proroghe. Ciò nonostante, un altro problema che preoccupa in questo periodo è il calo degli occupati anche se il blocco dei licenziamenti è in vigore: a causa del coronavirus sono stati stipulati molti meno contratti.

Una risposta su “Blocco dei licenziamenti prorogato: per quali aziende è valido?”

…ah ecco mo’: NON VALE per quelle aziende che hanno cessato l’attività o hanno chiuso…e io che credevo che tali aziende fossero soggette all’obbligo (!!??). Corretto e giusto il caso in cui si fruisca dell’indennità di disoccupazione.// Mi pare tanto la guerra tra poveri (purtroppo) e come diceva una persona anziana che a suo tempo visse molti disagi: “quando manca il becchime, i polli si beccano” (lo affermava nel suo dialetto e devo dire che assumeva un significato più diretto e profondo).

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