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Bonus cashback, come funzionerà

Bonus cashback, dal 1 dicembre i rimborsi che saranno equivalenti al 10% della spesa effettuata con carte e bancomat nei negozi fisici per limitare il contante.

Pronto il piano del Governo per favorire i pagamenti con moneta elettronica e combattere l’evasione fiscale.

Bonus cashback, rimborso del 10%

Il bonus cashback è previsto dal 1 dicembre e permetterà di ottenere un rimborso del 10% sugli acquisti effettuati con moneta elettronica nei negozi. Il bonus non sarà valido per gli acquisti online dove nella maggioranza dei casi la carta è il metodo di pagamento privilegiato. La spesa massima per ottenere il bonus cashback è di 3000 euro, quindi vale il principio che piu’ si utilizza la carta e piu’ si guadagna. Questa forma di rimborsi, come anche il bonus pos per gli esercenti, è voluta dal Governo Conte per favorire la riduzione dello scambio di contante che in Italia è ancora la forma di pagamento più utilizzata, rispetto alla media internazionale. Ancora non sono state chiarite le modalità di erogazione del rimborso ma potrebbe arrivare semestralmente sul conto corrente del contribuente, ovviamente fino al raggiungimento del tetto.

Super cashback, il premier ritorna sul “bonus befana”

Nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano torinese La Stampa, il premier Giuseppe Conte ha annunciato il Super cashback, un piano ulteriore rispetto al cashback del 10%. Si tratta del famoso “bonus befana” di cui si era già parlato tempo fa e che sarà di 3000 euro l’anno. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che non sarà destinato a tutti ma “I 100 mila cittadini che useranno maggiormente la carta – cioè faranno più transazioni a prescindere dalla cifra spesa – avranno un rimborso di 3000 euro l’anno”. Confermate anche altre misure come la “lotteria degli scontrini”, ovviamente solo per chi utilizza la moneta elettronica.

Moneta elettronica, una misura per evitare l’evasione fiscale

La tracciabilità degli acquisti, soprattutto per alcune categorie, favorisce la trasparenza delle transazioni evitando l‘evasione fiscale che in Italia è una vera e propria piaga. Inoltre il massiccio ricorso al contante comporta costi più elevati per l’economia e di conseguenza i cittadini.

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