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Covid-19 e insufficienza renale: cosa c’è da sapere

Il Covid-19 è particolarmente insidioso per chi soffre di malattie renali. Una ricerca mostra l’incidenza del covid su questi soggetti a rischio.

In occasione della Giornata dedicata alla salute del rene, che ricorre ogni anni l’11 marzo, la Società Italiana di Nefrologia (SIN) ha reso noti i dati relativi all’incidenza del Covid-19 sui soggetti che soffrono di malattie renali. Per questi soggetti il Covid-19 può essere particolarmente insidioso. Secondo lo studio del SIN nella seconda ondata di Coronavirus il tasso di mortalità dei malati renali è pari al 22%, un dato che si è quasi decuplicato rispetto alla popolazione generale.

I numeri della ricerca

I dati dimostrano che in questa seconda il numero dei pazienti in emodialisi positivi è passato dal 3,4% della prima ondata all’11,6% nella seconda ondata, mentre il numero dei pazienti in dialisi peritoneale e domiciliare è passato dall’1,3% al 6,8%. Infine, si è registrato un picco dei trapiantati infettati, che è passato dallo 0,8% al 5%.

I dati emersi

Dala ricerca si evince, inoltre, che i pazienti in dialisi domiciliare e peritoneale e ancor più i trapiantati sono stati particolarmente esposti, ma meno di quelli in emodialisi ospedaliera, che devono recarsi nei Centri ospedalieri periodicamente e trascorrere diverse ore in ambienti comuni. Infine, nella seconda ondatasi sono registrati più casi paucisintomatici e asintomatici, grazie alla predisposizione di tamponi su pazienti, medici e operatori sanitari.

La dichiarazione

“È evidente – ha dichiarato Piergiorgio Messa, Presidente SIN e Direttore di Unità Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale del Policlinico di Milano – che il rapporto tra malati nefropatici positivi (dializzati e trapiantati) e numero di morti resta elevatissimo, pressoché invariato, confermando la necessità di intervenire con un piano vaccini che li consideri in maniera prioritaria in quanto categoria emblematica di soggetti fragili per esposizione all’infezione, comorbidità e conseguente alta letalità”.

Cosa fare

Per chi è affetto da malattia renale cronica è importante seguire, oltre al consueto stile di vita, delle regole di prevenzione, come distanziamento, lavaggio delle mani e uso della mascherina, e sentire il proprio nefrologo per sottoporsi a vaccinazione.

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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/medico-i-tomografo-sono-uno-studente-1228627/

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