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Covid: anomalie nel cervello a 6 mesi dalla guarigione

Un nuovo studio evidenzia danni al cervello causati dall’infezione da Covid-19. La ricerca, che arriva dall’India, mostra anomalie nel cervello a 6 mesi dalla guarigione.

Un nuovo studio evidenzia danni al cervello causati dall’infezione da Covid-19.  La ricerca, che arriva dall’India, mostra anomalie nel cervello a 6 mesi dalla guarigione.

Il Covid-19 causa anomalie nel cervello fino a sei mesi dopo la guarigione. È quanto è emerso da un recente studio dell’Indian Institute of Technology di Delhi che verrà presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America (RSNA) dal ricercatore Sapna Mishra. I risultati della ricerca potrebbero fornire una spiegazione all’origine di alcuni sintomi neurologici di Long Covid.

I disturbi neurologici associati al Covid

Diversi studi hanno dimostrato che l’infezione da Covid-19, anche quando in forma lieve o asintomatica, può comportare conseguenze sul cervello. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie degli USA (CDC), circa un adulto su cinque svilupperà effetti a lungo termine a causa del Covid, in particolare disturbi neurologici e psichiatrici, tra le 4 e le 12 settimane dopo l’infezione, che possono protrarsi per mesi. I sintomi neurologici associati includono difficoltà di pensiero o di concentrazione, mal di testa, problemi di sonno, giramenti di testa, sensazione di spilli e aghi, alterazione dell’olfatto o del gusto, depressione o ansia.

Ora un nuovo studio che arriva dall’India dimostra che il Covid-19 provoca anomalie nel cervello fino a sei mesi dalla guarigione.

Anomalie nel cervello dopo 6 mesi dalla guarigione. Lo studio

Un gruppo di ricercatori indiani ha analizzato gli effetti dell’infezione da Covid-19 sul cervello. Gli scienziati hanno utilizzato uno speciale tipo di risonanza magnetica, la SWI (Susceptibility Weighted Imaging), su 46 pazienti guariti dal virus e su 30 controlli sani.

Si tratta di un tipo innovativo di risonanza magnetica che fornisce immagini molto più precise e dettagliate del cervello. In particolare, essa evidenzia quanto determinate sostanze, come sangue, ferro e calcio, si magnetizzano in un campo magnetico applicato.

“I cambiamenti nei valori di suscettibilità delle regioni del cervello possono essere indicativi di cambiamenti compositivi locali. La suscettibilità potrebbe riflettere la presenza di quantità anormali di composti paramagnetici, mentre una minore suscettibilità potrebbe essere causata da anomalie come la calcificazione o la mancanza di molecole paramagnetiche contenenti ferro”, ha spiegato Sapna Mishra, uno degli autori dello studio

Le risonanze sono state effettuate entro sei mesi dalla guarigione. Dagli esami è emerso che i pazienti guariti presentavano anomalie nel lobo frontale e nel tronco cerebrale rispetto ai controlli sani.

“Cambiamenti in queste regioni del cervello potrebbero spiegare sintomi quali stanchezza, insonnia, ansia, depressione, mal di testa e problemi cognitivi”, ha detto Mishra.

 Tra i pazienti con Long Covid, infatti, i sintomi più comunemente riferiti erano affaticamento, difficoltà a dormire, mancanza di attenzione e problemi di memoria.

Al lobo frontale sono collegate anche la comprensione e la produzione del linguaggio, l’attenzione, l’inibizione motoria e l’immaginazione, nonché ai processi cognitivi sociali.

Gli studiosi hanno inoltre rilevato una differenza significativa nella regione del diencefalo ventrale destro del tronco cerebrale, la quale è associata a molte funzioni corporee cruciali, tra cui il coordinamento con il sistema endocrino per il rilascio di ormoni, la trasmissione di segnali sensoriali e motori alla corteccia cerebrale e la regolazione dei ritmi circadiani (il ciclo sonno-veglia).

“Questo studio evidenzia le gravi complicazioni a lungo termine che possono essere causate dal coronavirus, anche mesi dopo la guarigione dall’infezione”, ha dichiarato Mishra.

I ricercatori sono attualmente impegnati in uno studio longitudinale sulla stessa coorte di pazienti per stabilire se queste anomalie cerebrali persistono in un arco di tempo più lungo.

“I nostri risultati evidenziano importanti effetti neurologici del Covid. Tuttavia, ancora non sappiamo dire se questi cambiamenti nel cervello sono temporanei o permanenti”, ha detto Mishra.

“Per capire se queste anomalie cerebrali sono temporanee o permanenti, abbiamo iniziato un nuovo studio sulla stessa coorte di pazienti. I risultati li avremo non prima di un paio di anni”, ha concluso.

fonte immagine:https://pixabay.com/it/illustrations/cervello-male-alla-testa-elettrico-1845962/

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