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Covid: ristori per settori chiusi dal governo

Il covid continua a rappresentare una ‘minaccia’ per alcuni settori e proprio per questo avanza l’ipotesi di aiuti a fondo perduto per tre mesi, che riguarderanno discoteche, sport, cinema e turismo.

Il covid continua a rappresentare una ‘minaccia’ per alcuni settori e proprio per questo avanza l’ipotesi di aiuti a fondo perduto per tre mesi, che riguarderanno discoteche, sport, cinema e turismo.

Con i casi di covid in aumento e di conseguenza con le restrizioni presenti nel nostro paese molti settori risultano essere ancora in crisi, e come ben noto la crisi di cui si parla deriva dalla pandemia da covid presente ormai da diverso tempo in Italia. Per aiutare i settori profondamente colpiti dalla pandemia da covid avanza l’ipotesi della ‘messa in pratica’ di fondi, definiti ristori, che andranno ai settori chiusi dai provvedimenti del governo per l’emergenza Covid. Lo prevede, secondo quanto annuncia la sottosegretaria all’Economia Alessandra Sartore, il prossimo decreto legge. A beneficiare degli aiuti, a fondo perduto e a forfait, saranno quindi sale da ballo, discoteche, ma anche sport e cinema e più in generale il settore spettacolo, settori insomma che hanno avuto una riduzione significativa di entrate. In gioco almeno un miliardo di euro –

Covid: aiuti economici e ammortizzatori

Con la pandemia da covid ancora in atto in Italia, per lo sport è stata decisa una minore capienza. I cinema e i teatri sono aperti ma sono oggettivamente in sofferenza. Le misure di sostegno riguarderanno anche il turismo per cui già con l’ultima manovra è stato stanziato un fondo di 150 milioni di euro.

Per quanto riguarda la richiesta, da parte di alcuni settori, della proroga della Cassa Covid, dal primo gennaio è entrata in vigore la riforma degli ammortizzatori sociali. Anche le piccole imprese hanno 13 settimane di Cig da utilizzare. Ancora in fase di valutazione però il rifinanziamento della Cassa Covid, come chiesto dai sindacati.

Covid: nel nuovo Dpcm spazio anche per il caro bollette

Nel decreto del governo Draghi, il secondo del 2022, del valore di circa 1 miliardo e 200mila euro, come sopra citato dovrebbero rientrare i ristori per quei settori più colpiti dalle ultime misure anti-Covid, in particolare turismo, sport, spettacoli e discoteche.

A slittare di qualche giorno potrebbero essere invece le misure contro il caro-bollette, anche se Palazzo Chigi spinge per chiudere l’accordo prima dell’elezione del Capo dello Stato che si terrà lunedì 24 gennaio.

Fonte Immagine; https://pixabay.com/it/photos/uomo-maschera-viso-alunno-teatro-5536962/

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