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Decreto maggio: aiuti alle famiglie e riduzione orari di lavoro

Continuano le riunioni del Premier Conte per delineare tutti i punti contenuti nel nuovo Decreto maggio. Vediamo cosa prevede e quali saranno le novità.

Il Premier Conte, il ministro Roberto Gualtieri e i rappresentanti della maggioranza e delegazione continuano a riunirsi per delineare il Decreto maggio. Vediamo cosa prevede e quali saranno le novità.

La situazione relativa al Decreto Maggio sembra ancora poco chiara. Infatti, ci sono ancora nodi da sciogliere ma, ad oggi, è possibile dare due dati certi sulle intenzioni del Governo. Prima di tutto i fondi alla sanità crescono e gli orari di lavoro tenderanno a ridursi.

Si susseguono le riunioni tra il Premier Conte, il ministro Roberto Gualtieri e i rappresentanti della maggioranza e delegazione. Il Decreto Maggio, però, non è ancora chiaro. Vediamo, quindi, i possibili scenari.

La situazione attuale

Prima di tutto non c’è ancora un accordo tra le forze politiche sul reddito di emergenza. Chiunque sia in difficoltà richiede a gran voce interventi economici adeguati ma la discussione sembra ancora in alto mare.

I pentastellati vorrebbero dare sussidi bassi a tutti, ma suddividendoli in più mesi, mentre, renziani e democratici preferiscono delegare i comuni e chiedere a loro di redistribuire denaro a chi ne ha più bisogno.

Le aziende, fortemente provate dall’emergenza Covid-19, non sono ancora state menzionate negli accordi. Sembra lontana l’ipotesi di finanziamenti a fondo perduto. Al momento il Premier Conte sta lavorando per poter raggiungere con i rappresentati dell’imprenditoria, un accordo che sia soddisfacente per tutti.

Le misure per lavoro e sanità

La sanità, nel Decreto Maggio, potrebbe essere favorita con fondi variabili da 2,5 miliardi fino a 3 miliardi. Tutto verrà destinato agli ospedali riconvertiti come “ospedali Covid“.

Per quanto riguarda il lavoro, invece, la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, propone di rimodulare i contratti collettivi a livello territoriale e aziendale. Il tutto è volto ad ottenere una riduzione degli orari di lavoro. Questa eventualità, però, servirà per accedere a percorsi formativi finanziati dal Governo.

Le famiglie

Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità, lascia trasparire un senso di insoddisfazione per le risorse destinate alle famiglie. Queste, infatti, sono state ritenute insufficienti. La Bonetti, ora, ha richiesto che le altre risorse messe a disposizione siano destinate a favorire di servizi educativi per i bimbi che, durante questi mesi, saranno ancora a casa.

Si parla, infatti, di campi estivi per tre mesi, di aiuti al terzo settore e anche al mondo dello sport. La ministra Bonetti assicura che le famiglie, in questo momento di ripresa, non verranno lasciate sole. Ciò che non è chiaro, però, è come si intenderà agire e quanto denaro sarà destinato a loro.

FONTE IMMAGINE: https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/photos/a.385574775257827/923025498179416/?type=3&theater

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