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Dpcm Natale: cenone al ristorante sì o no?

Questa sera i bar e i ristornati sapranno se potranno rimanere aperti almeno a Natale e negli altri giorni di festa. Nell’articolo alcune ipotesi.

Questa sera i bar e i ristornati sapranno se potranno rimanere aperti almeno a Natale. Nell’articolo alcune ipotesi.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato per il nuovo Dpcm le nuove norme sugli spostamenti tra regioni e comuni per il prossimo Natale, per avere altre certezze su altre attività, come l’apertura di bar e ristoranti, dobbiamo attendere la firma del nuovo Dpcm del premier Conte e la conferenza stampa esplicativa annunciata sempre per questa sera alle 20:00.

La linea del Governo

Pare che tra i nodi ancora da sciogliere ci sia anche quello relativo alle attività di ristorazione, le quali sperano di poter garantire il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale e Capodanno. La linea del Governo, tuttavia, è quella della prudenza per scongiurare comportamenti troppo lassisti e dunque una terza forte ondata di contagi nel paese.

I possibili scenari

Visto che le attuali misure di contenimento stanno dando i loro frutti e l’indice Rt sta scendendo, pare che per i ristoranti resterebbe in vigore la chiusura a partire dalle ore 18. Però il 25 e il 26, il primo e il 6 gennaio potrebbero restare aperti a pranzo. Queste aperture avverrebbero solo a condizione che ci siano solo 4 persone per tavolo. Inoltre, si prevede la chiusura dei ristoranti all’interno degli hotel per la sera del 31: i clienti potranno usufruire solo del servizio in camera. Il divieto per i viaggi in crociera natalizi ha posto fine alle voci, le quali parlavano di feste sulle navi da crociera.

La stima sui consumi

Secondo una stima di Coldiretti la chiusure delle attività di ristorazione durante le feste di Natale segnerà una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro nel 2020. Inoltre, due attività su tre sono attualmente chiuse nelle regioni rosse e arancioni, dove non è possibile la consumazione al tavolo. Questo provocherebbe un effetto domino sull’intera filiera agroalimentare. Sono altissimi, infatti, i dati relativi alle disdette di ordini per le forniture di molti prodotti come vino, olio, carne, pesce, frutta, verdura, salumi e formaggi.

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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/tavolo-preparazione-impostare-791149/

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