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Family Act: cos’è e chi può richiedere le agevolazioni

Con il Family Act viene introdotto un assegno universale per sostenere tutte le famiglie con figli fino ai 18 anni. Scopri in cosa consiste e come richiederlo.

Con il Family Act viene introdotto un assegno universale per sostenere tutte le famiglie con figli fino ai 18 anni. Scopri in cosa consiste e come richiederlo.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un ddl relativo alle deleghe del Governo. Si prevede, quindi, un assegno universale da liquidare sulla base del reddito, contributi per gli asili, revisione dei congedi e molto altro. Vediamo il tutto nel dettaglio.

Family act: cos’è

Il Family Act consiste nell’adozione di un assegno universale adatto a sostenere le famiglie. A volerlo è stata la ministra per le pari opportunità, Bonetti. Questo sistema di deleghe andrà a beneficio di tutte le famiglie italiane con figli.

Indipendentemente dalla fascia di reddito, ogni nucleo familiare potrà beneficiare di un assegno per i figli fino a 18 anni. Ovviamente a cambiare è la consistenza, infatti, verrà calcolata sulla base del reddito. Sono previsti anche incentivi al lavoro femminile, affitti per tutti coloro che prendono casa e hanno meno di 35 anni.

Assegno universale: come funziona

Questo, come abbiamo già anticipato, verrà liquidato a tutti i nuclei familiari con figli, tenendo conto degli indicatori Isee e dell’età dei figli. L’assegno potrà essere corrisposto già dal settimo mese di gravidanza fino a 18 anni. Se vi sono figli disabili non vi è limitazione d’età. Ciò, però, verrà disposto come credito di imposta. Dopo i primogeniti è possibile che l’assegno subisca una maggiorazione del 20%. Ciò non andrà mai a concorrere alla formazione del reddito.

Gli interventi di sostegno, inoltre, sono finalizzati anche a contribuire alle spese di asili nido, scuole d’infanzia e sezioni primavera. Se vi sono patologie fisiche il Governo dispone misure di sostegno. Allo stesso modo contribuisce all’acquisto di testi scolastici per i figli, dispone incentivi per gite, corsi di lingua, musica o arte.

Se i figli sono maggiorenni e universitari, vi sono dei contributi per incentivare lo studio? Certo. È previsto un sostegno per l’acquisto di libri universitari e per le spese di affitto o trasporto verso gli atenei.

Congedi parentali e lavoro femminile

La delega, per i primi mesi di nascita di un bambino, dispone un periodo di 10 giorni di congedo obbligatorio. Inoltre è previsto anche un permesso retribuito di almeno 5 ore per recarsi ai colloqui con i professori. I congedi diventeranno maggiormente flessibili e verranno disposti nella durata minima di due mesi.

Con il Family Act, è stata data attenzione anche ai lavoratori autonomi e, quindi, sarà possibile, anche in questo caso, usufruire di tali agevolazioni.

Per ogni famiglia verranno incentivate le spese per servizi domestici e assistenti familiari, a patto che il personale sia assunto con contratto subordinato. Ciò serve per incentivare il lavoro delle donne fino alla maggiore età del bambino. Verranno favoriti sistemi di smart working e altre forme di lavoro agile.

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