Con l’inizio della Fase 2, prevista per il 4 maggio, gli italiani potranno finalmente uscire. Tra le ipotesi maggiormente considerate vi è quella delle uscite per fasce d’età, con un monitoraggio continuo degli spostamenti attraverso una nuova app. Ipotizzati anche orari di lavoro differenziati.
La lotta contro il coronavirus è ancora in pieno svolgimento, ma l’Italia si sta avviando verso quella che viene definita la fase 2, nella quale sono previste riaperture di aziende e possibilità di uscite da casa. Già dalla giornata di oggi, pur con il prolungamento delle misure di sicurezza già promulgate, si è consentita la riapertura di alcuni settori come ad esempio le librerie. Naturalmente con il mantenimento della distanza di sicurezza. Le previsioni per il 4 maggio si stanno indirizzando verso orari di lavoro differenziati e uscite per “fasce d’età”.
Le ultime indiscrezioni riguardo le misure della fase 2
Dal prossimo 4 maggio si dovrebbe assistere ad un allentamento delle misure restrittive che sono state imposte del governo. Una prima ipotesi che si sta vagliando in questo momento è quella che prevede le uscite per “fasce d’età”. Con questa ipotesi gli ultimi che potranno tornare ad uscire normalmente saranno le persone “over 70”.
Nel frattempo tutta la popolazione italiana sarà mappata con test sierologici e sarà disponibile un’applicazione nella quale saranno inseriti i dati dei cittadini, avendo così a disposizione un monitoraggio continuo dei loro spostamenti.
Oltre a queste misure si studia anche un orario differenziato per il lavoro. Con le misure che saranno scelte tra queste ipotesi oppure con tutte, l’Italia potrebbe uscire dal “lockdown” causato dal Covid 19 a partire dalla data del 4 maggio, provando in questa maniera a fare un passo in avanti verso la “normalità”.
I negozi, le aziende ed i liberi professionisti potranno quindi tornare in attività, anche se con delle limitazioni, tenendo come punto fermo su cui basarsi l’età delle persone. Una conferma in questo senso è arrivata anche dalle parole che Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, ha detto nel corso di una intervista concessa al quotidiano milanese Il Corriere della Sera. La Zampa ha parlato di un programma ben definito per difendere le persone over 70 dal contagio, ma nello stesso tempo proteggerli dallo stress psicologico che può essere causato dal periodo di isolamento e dall’afa che caratterizzerà i mesi più caldi. Per loro sarà quindi creato un piano d’interventi mirato.
La fase 2 è sicuramente la più delicata
Quando si darà inizio alla fase 2, sarà necessario mantenere la massima attenzione, in quanto l’indice di contagiosità “R0” dovrà necessariamente essere vicino a 0, ma nello stesso tempo, continuerà ad esistere il rischio di contagio, che potrebbe provocare la creazione di nuovi focolai dell’epidemia da Covid 19.
Un rischio che è sicuramente collegato alle situazioni lavorative, oltre che a quelle familiari e, per questo, chi non può lavorare con lo smart working e avrà la necessità di recarsi al lavoro, avrà orari scaglionati in modo da evitare affollamenti sia in entrata che in uscita. Una misura che vale sia per le fabbriche che per gli uffici, oltre ad essere utile per avere minore affollamento sui mezzi di trasporto pubblici, che sono uno dei punti di maggiore rischio di contagio.
La fase 2 vedrà quindi la convivenza con il virus e nel caso degli anziani over 70, la sottosegretaria Zampa ha rimarcato che sarà necessario anche un aiuto sostanziale da parte dei servizi sociali.