Categorie
news

Nuove misure Covid: ipotesi di zona rossa nazionale

In questi giorni che precedono le festività natalizie, al centro delle news vi sono le misure per limitare il contagio da Covid-19 che dovrebbero entrare in vigore a livello nazionale durante i giorni festivi e prefestivi.

In questi giorni che precedono le festività natalizie, al centro delle news vi sono le misure per limitare il contagio da Covid-19 che dovrebbero entrare in vigore a livello nazionale durante i giorni festivi e prefestivi e sino all’Epifania. Nel frattempo, proprio qualche ora fa è arrivato il via libera dell’Aula del Senato alla mozione di maggioranza sulle limitazioni alla circolazione nel territorio nazionale nel periodo natalizio.

Una nuova stretta per Natale e Capodanno, nei festivi e prefestivi dal 23-24 dicembre all’Epifania, per tenere sotto controllo i contagi da Covid e cercare di scongiurare una nuova ondata nei primi mesi del nuovo anno: è questa la strategia che il governo vuole introdurre proprio per evitare che la situazione Covid in Italia precipiti. Lo scenario che si sta delineando è quello di una zona rossa nazionale, ovvero un mini-lockdown di Natale.

Avanzano le ipotesi: Italia zona rossa o arancione?

Nell’attesa dell’esito del vertice tra Conte e i capidelegazione, il duo Boccia-Speranza ha ottenuto proprio questa mattina il via libera delle Regioni all’ipotesi di un’Italia tutta zona rossa nei festivi e prefestivi. Attualmente, le richieste utili a contrastare la diffusione del Covid avanzate sono chiare: chiusura di negozi e ristoranti dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e all’ Epifania, nove giorni di zona rossa per scongiurare aperitivi, cenoni e veglioni.

Conte sembrerebbe invece voler adottare una linea più soft morbida: una fascia arancione nazionale. Tra le ipotesi avanzate, spicca anche quella che prevede l’Italia in zona arancione durante i giorni prefestivi e di rosso i festivi.

Necessarie misure da zona rossa, ma Salvini ricorda: ‘Chiusure ok, ma con rimborsi’

Secondo quanto si apprende da alcune fonti giornalistiche, nel corso della riunione tra governo e regioni il governatore del Veneto Luca Zaia ha sottolineato che servono misure da zona rossa per tutte le feste di Natale, almeno fino alla Befana. La posizione è stata apprezzata e condivisa dai rappresentanti di Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Marche.

“Nel periodo delle festività servono restrizioni massime, se non le fa il governo le facciamo noi” – ha aggiunto Zaia.

Matteo Salvini ha messo in evidenza la necessità che eventuali nuove chiusure vengano accompagnate da rimborsi per le attività: “Se servono chiusure ok, ma con rimborsi. Su eventuali chiusure abbiamo detto al governo di procedere, ma come in Germania con rimborsi automatici per tutte le attività danneggiate, con fatti e non con promesse. In Germania ci sono fino a 10mila euro per lavoratori autonomi e microimprese”.

Continua a leggere su atuttonotizie.it

Vuoi essere sempre aggiornato e ricevere le principali notizie del giorno? Iscriviti alla nostra Newsletter

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/verona-arena-stella-cometa-natale-561892/

4 risposte su “Nuove misure Covid: ipotesi di zona rossa nazionale”

ben venga la zona rossa per le feste ma sia chiaro i negozianti e venditori ambulanti vanno aiutati e poi sospendete le tasse a queste categorie

se serve a qualcosa che sia zona rossa ,sperando che il governo ci aiuti , ho un negozio ,apri e chiudi,apri e chiudi . Nei paesi commercialmente non è come le citta del grande shopping, la gente ha paura di uscire di casa, esce solo x l’indispensabile, si sta facendo la fame, preciso ho un negozio a Bovalino (RC) , CI STIAMO COMPORTANDO CIVILMENTE VERSO IL RISPETTO DI TUTTI , REGOLE RIGIDE , MA SI SOFFRE ECONOMICAMENTE .Spero si esca al più presto da questa situazione.

Condivido a quanto espresso dalla signora Carmela chirchiglia , indipendente dal colore. La trovò una proposta molto sensata e congrua, inoltre è giusto dichiarare zona rossa le grandi città e magari stabilire in base al numero degli abitanti dove si genera un forte flusso di cittadini, al contrario nei piccoli centri dove evidentemente il flusso dei cittadini alle spese è molto contenuto e quindi lasciarle ” zone gialle” . Il mio avviso è che deve prevalere il buon senso personale per la difesa propria ed altrui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version