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Nuovo codice della strada: ecco cosa cambia

Il Dl Semplificazioni approvato la scorsa settimana in Senato prevede modifiche al codice della strada: autovelox anche in città e più rispetto per i ciclisti.

Il Dl Semplificazioni approvato la scorsa settimana in Senato prevede modifiche al codice della strada: autovelox anche in città, maggior potere agli ausiliari del traffico e più rispetto per i ciclisti.

Rivoluzione del codice della strada

Secondo quanto riportato dall’ufficio studi dell’Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale, nel testo del disegno di legge di conversione del decreto “semplificazione”, approvato lo scorso venerdì in Senato, “sono state introdotte (silenziosamente) numerose e importanti novità per il Codice della Strada”. L’Asaps, associazione presieduta da Giordano Biserni, parla di “una vera e propria mini-riforma del Codice, con norme che vanno a risolvere delicate questioni applicative di precedenti provvedimenti normativi, anche con ripercussioni internazionali, in modo particolare per i lavoratori frontalieri alla guida di veicoli con targa straniera quali San Marino, Svizzera, condotti da residenti in Italia da più di un anno, che venivano sequestrati per la riforma del pacchetto sicurezza 2018″.

Le novità introdotte nel testo del Decreto Semplificazioni riguardano anche gli scooter a tre ruote che, come riporta sempre l’Asaps,  “potranno tornare a circolare in autostrada”. Inoltre, sono previste nuove competenze per gli ausiliari del traffico, che “avranno maggiori poteri di sanzionamento nei divieti di sosta”.

Le nuove regole del codice della strada sono scaturite soprattutto dalle tante proposte avanzate dai comuni italiani impegnati sul fronte della mobilità sostenibile. Sono previste maggiori tutele per i ciclisti e i pedoni.

Vediamo insieme nel dettaglio tutte le novità.

Le nuove disposizioni

La novità più importante riguarda il controllo della velocità con l’installazione di autovelox fissi anche nei centri urbani, fino ad oggi vietati. Spetterà al Prefetto, come riporta l’Asaps, autorizzare le nuove postazioni, “attraverso una analisi degli incidenti avvenuti e sulle loro cause, anche per tutelare i pedoni e gli utenti vulnerabili”.

Per quanto riguarda la tutela dei ciclisti, è prevista invece l’introduzione della “strada urbana ciclabile” ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità di 30 km/h. La strada ciclabile sarà delimitata da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per le biciclette. Altra novità è il “doppiosenso ciclabile” su strade cittadine: i ciclisti potranno procedere anche in senso opposto all’unico senso di marcia di tutti gli altri veicoli, rispettando il limite massimo di velocità di 30 km/h.

Inoltre, le biciclette che transitano sulle strade urbane ciclabili o vi si immettono, anche uscendo da un luogo privato, avranno la precedenza rispetto agli altri veicoli.

Infine, i comuni possono istituire delle “corsie bici-bus”, laddove “non siano presenti binari tramviari a raso ed a condizione che, salvo situazioni puntuali, il modulo delle strade non sia inferiore a 4,30 m”.

A tutela dei pedoni, invece, in particolare in prossimità delle scuole, saranno istituite le “zone scolastiche”, che garantiranno una particolare protezione ai pedoni che attraversano e all’ambiente. La zona sarà delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. Come riferisce l’ufficio dell’Asaps,  “qui verrà limitata o esclusa la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definiti con ordinanza del sindaco. I divieti di circolazione, di sosta o di fermata non si applicano agli scuolabus, agli autobus destinati al trasporto degli alunni frequentanti istituti scolastici, nonché ai titolari di contrassegno per disabili”.

Per chi trasgredisce, sono previste sanzioni amministrative che vanno da 164 a 664 euro, con sospensione della patente da 15 a 30 giorni in caso di reiterazione nel biennio.

Linea dura anche in caso di sosta selvaggia davanti ai cassonetti dei rifiuti o che impedisca la pulizia stradale. Dipendenti comunali e delle municipalizzate individuati dal sindaco potranno sanzionare anche con la rimozione dei veicoli.

Nuove regole previste anche per la sosta e fermata abusiva sulle corsie preferenziali. Gli ausiliari al traffico avranno maggiori poteri, così come il personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone, “con le funzioni di prevenzione e accertamento in materia di circolazione, fermata e sosta sulle corsie e strade ove transitano i veicoli adibiti al servizio di linea”.

Novità legate all’emergenza Coronavirus

L’ultima novità prevista dal decreto riguarda i tempi delle revisioni che subiranno modifiche a causa dell’emergenza da Covid-19. I veicoli la cui revisione scadeva entro lo scorso 31 luglio avranno infatti tempo fino al 31 ottobre.

Inoltre “viene autorizzata la circolazione fino al 31 dicembre 2020 dei veicoli da sottoporre ai medesimi controlli entro il 30 settembre 2020, nonché la circolazione fino al 28 febbraio 2021 dei veicoli da sottoporre agli stessi controlli entro il 31 dicembre 2020. Nelle zone a traffico limitato le telecamere potranno sanzionare i divieti di circolazione, in ingresso, all’interno ed in uscita, nonché il controllo della durata di permanenza all’interno delle ZTL”.

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