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Nuovo Dpcm: i possibili scenari dal 16 gennaio

Entro il 16 gennaio dovrebbe arrivare il nuovo Dpcm che vedrà nuovamente le regioni divise in zone in base all’indice Rt. Nell’articolo i possibili scenari.

Entro il 16 gennaio dovrebbe arrivare il nuovo Dpcm che vedrà nuovamente le regioni divise in zone in base all’indice Rt. Nell’articolo i possibili scenari.

La temuta terza ondata di contagio Covid-19 è in corso e a darcene la certezza è l’innalzamento del codice Rt che ha superato abbondantemente l’1 in tutte le Regioni. Per questo motivo, il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato della necessità di “mantenere alto il livello di rigore”, poiché “le terapie intensive hanno smesso di scendere”. Pertanto, si attende un nuovo Dpcm del Presidente Conte, che dovrebbe arrivare entro il 16 gennaio e che dovrebbe indicare le regole da seguire fino a fine mese.

Le Regioni più a rischio

Secondo indiscrezioni, l’Italia sarà prevalentemente zona arancione, con alcune zone rosse e gialle. Le regioni che destano più preoccupazione attualmente sarebbero la Lombardia, il Veneto, la Sicilia, l’Emilia-Romagna, il Lazio, la Puglia, la Calabria e la Basilicata. Nella giornata di oggi, a seguito dei monitoraggi dell’Istituto Superiore di Sanità, si avrà un quadro più chiaro Regione per Regione. Se i dati dovessero tendere in negativo, potrebbe configurarsi anche un inasprimento delle regole già in vigore. Roberto Speranza, infatti, auspica il divieto di spostamenti tra le regioni e la zona arancione nei weekend anche per le regioni che risultano in fascia gialla.

I nuovi indici Rt regionali

L’innalzamento della soglia di rischio ha indotto il Governo e l’Iss a rivedere il calcolo dell’indice Rt, che verrebbe fuori incrociando “le nuove soglie di rischio con la tenuta delle strutture sanitarie”. Secondo i nuovi parametri:

  • con Rt all’1 e rischio moderato si va in zona arancione; 
  • con Rt a 1,25 si va in zona rossa.

Quindi per passare in zona arancione ci vorrà un indice di contagio Rt di 1 (prima era 1,25) e per la zona rossa Rt a 1,25 (prima a 1,50).  Chi entra in zona arancione avrà il coprifuoco dalle 5 alle 22, non potrà uscire dal Comune di residenza, avrà bar e ristoranti chiusi, ma i negozi aperti. Con l’Rt a 1,25 si va invece in fascia rossa con spostamenti vietati se non “per comprovate esigenze” e negozi chiusi, ma con le dovute deroghe. Tutto dipenderà dai dati che emergeranno dai prossimi monitoraggi.

Il prossimo Dpcm

Con il prossimo Dpcm è possibile che saranno vietati gli spostamenti tra regioni. Potrebbe restare in vigore la deroga per i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti ma solo per chi risiede in una Regione in fascia arancione, a cui si aggiungono le stesse limitazioni del periodo natalizio: divieto di allontanarsi più di 30 chilometri (anche andando fuori regione) e di raggiungere il capoluogo di provincia. Sarà confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5 con l’eccezione dei motivi validi. Per quanto riguarda le visite per chi dovesse essere in zona rossa, resta in vigore la deroga che consente a due persone, più i figli minori di 14 anni, di recarsi presso amici e parenti, una sola volta al giorno. È probabile che sarà necessario ancora portare con sé l’autocertificazione.

Lo sport

Il nuovo Dpcm regolamenterà nuovamente anche l’attività sportiva. Il ministro Vincenzo Spadafora auspica che nelle zone gialle si possa tornare a praticare l’allenarsi individuale per sport come il calcio, basket o altri sport di squadra. Ma perché ciò sia possibile è necessario che i ministri Speranza, Boccia e Franceschini, i più rigoristi, siano d’accordo.

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FONTE IMMAGINE: https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/photos/a.385574775257827/1144826222666008/

3 risposte su “Nuovo Dpcm: i possibili scenari dal 16 gennaio”

speriamo che cade sto governo di merda ci stanno prendendo per il sedere.il trio monnezza gesticono questo covid sono degli ignoranti e stanno facendo terrorismo.prima del covid se andate sull’ultima pagina del messaggero li trovate quanti morti giornalieri e nascite e vedrete che i morti di adesso erano uguali e si diceva che la nascita era inferiore alla mortalita.questa gente sono dei venditori di fumo.chi di speranza vive disperato muore.poi prendi boccia ha un virus di manicomio perche’ dove e’ nato lui il 90% della popolazione veniva rappresentata da un ospedale psichiatrico il paese e’ bisceglie.non vedo il giorno che cade sto governo.

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