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Omicron 5, come riconoscere i sintomi della sottovariante

Omicron 5 è ormai la forma prevalente del Covid che ha fatto registrare un nuovo aumento dei casi. Ecco quali sono i sintomi principali della sottovariante.

Omicron 5 è ormai la forma prevalente del Covid che ha fatto registrare un nuovo aumento dei casi. Ecco quali sono i sintomi principali della sottovariante.

La sottovariante BA5 di Omicron, conosciuta comunemente come Omicron 5, si è diffusa a macchia d’olio e in poco tempo è diventata dominante in gran parte del mondo. Vediamo insieme quali sono i sintomi principali con cui si manifesta.

Che cos’è Omicron BA5?

Omicron BA5 è la sottovariante del virus Omicron, dichiarata variante di preoccupazione (variant of concern) dall’Agenzia europea per il controllo delle malattie infettive (ECDC) per via della sua rapida diffusione, della capacità di “bucare” i vaccini, dunque di aggirare la difesa degli anticorpi, e per la possibilità di comportare malattia grave. Omicron 5 sta ormai circolando in forma prevalente e ha comportato un nuovo aumento dei casi di Covid nel mondo. Il dato ufficiale parla di 600 mila positivi, ma gli esperti affermano che potrebbero essere molti di più.

Si tratta di una variante “molto diversa dalle precedenti, è più immunoevasiva e può sfuggire anche alla quarta dose”, ha spiegato il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Giorgio Palù. Inoltre, è più facile la reinfezione.

Fortunatamente però, al momento, si sono registrati pochi ricoveri e chi si infetta in genere si negativizza dopo una settimana o poco più.

I principali sintomi di Omicron 5

Omicron 5 sembra colpire principalmente le alte vie respiratorie, senza scendere nei polmoni. Generalmente si manifesta con forte raffreddore e persistente mal di gola, a volte accompagnato dalla sensazione di avere un corpo estraneo, in quanto le pareti della faringe si ispessiscono, come spiegato da Domenico Scopelliti, direttore di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale San Filippo Neri di Roma, al Corriere della Sera: “Si tratta di una faringodinia (condizione dolorosa) diffusa tra faringe e tonsille”. Questo sintomo dura da tre giorni a due settimane e caratterizza anche il Long Covid. Possono poi comparire inappetenza, febbre elevata (può arrivare oltre i 38 gradi e durare fino a 4-5 giorni), accompagnata da dolori muscolari e alle articolazioni. Altro sintomo frequente è l’estrema debolezza. Meno frequenti rispetto alle varianti precedenti, i disturbi di gusto e olfatto.

Come trattare i sintomi

Per fortuna, nella stragrande maggioranza dei casi, i sintomi possono essere curati a casa senza finire ricoverati in ospedale. Generalmente i medici di base prescrivono ibuprofene e paracetamolo. Ok ad antinfiammatori e tachipirina. Da evitare, invece, gli antibiotici, il cui utilizzo ingiustificato “può determinare l’insorgenza e il propagarsi di resistenze batteriche che potrebbero compromettere la risposta a terapie antibiotiche future”, come spiega il sito di Aifa (Agenzia italiana del farmaco). Si consiglia poi di non prendere il cortisone.

Gli esperti consigliano di trattare il mal di gola con sciacqui a base di collutori anti infiammatori generici e di preferire cibi freddi e non irritanti. In alcuni casi possono rendersi necessarie sedute di aerosol senza antibiotici.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/virus-omicron-covid-19-pandemia-6868655/

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