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Regole per la riapertura di palestre e piscine dal 25 maggio

Dopo la riapertura di molte attività avvenuta il 18 maggio, il 25 maggio è prevista anche la riapertura di palestre e piscine. Ecco le regole da rispettare.

Dopo la riapertura dei negozi al dettaglio, dei locali per ristorazione e dei parrucchieri, avvenuta il 18 maggio, la prossima data da tenere presente nella “fase 2” è il 25 maggio. Lunedì infatti è prevista anche la riapertura di palestre e piscine per lo svolgimento delle attività individuali.

A questa data fa eccezione la regione Lombardia dove la riapertura slitta al 31 maggio e la regione Liguria dove la riapertura è già avvenuta. Ecco tutte le regole da osservare per la sicurezza dai comportamenti da seguire al rispetto dalle distanze, all’utilizzo dei mezzi di protezione e all’igienizzazione dei locali.

Le regole da rispettare

In questo tipo di locali, sia pubblici che privati, le regole da seguire sono molto precise e sono comprese nei protocolli che sono stati definiti dal comitato scientifico. Il primo obiettivo che si deve “raggiungere” è quello di una attenta pianificazione, con l’utilizzo delle “app” per prenotare i propri spazi ed evitare di vedersi respinti a causa dell’affollamento. Tutte queste attività sono obbligate a tenere un registro delle presenze che comprende almeno 13 giorni, in modo da avere i nominativi in caso di contagio, per facilitare il “contact tracing”.

Sia le docce che gli spogliatoi devono esser sistemati in modo tale che sia rispettata la distanza minima, 1 metro, tra le persone, anche mediante l’utilizzo di barriere di separazione. La distanza minima tra le persone che fanno parte dello staff è di 1 metro, mentre tra le persone che svolgono allenamenti si deve rispettare la distanza di 2 metri.

L’utilizzo delle macchine è permesso, ma con l’avvertenza del distanziamento per cui si dovrà procedere al riposizionamento, oppure precludere l’accesso a determinati macchinari. Un altro punto molto importante è quello dell’igienizzazione, con macchine ed attrezzi che dopo ogni utilizzo devono essere disinfettati. Se alcune attrezzature presentano difficoltà di disinfezione insormontabili devono essere esclusi dall’utilizzo. Tutti gli ambienti, dalla sala allenamenti, agli spogliatoi, compresi gli armadietti, devono essere disinfettati durante la giornata e si dovranno mettere a disposizione anche delle postazioni con gel igienizzanti. Nelle piscine non sarà possibile sostare sulle tribune.

Il comportamento dei frequentatori di palestre e piscine

I frequentatori dovranno osservare delle regole, come quella di non scambiarsi asciugamani, bagnoschiuma, accappatoi e borracce e per la palestra dovranno indossare delle calzature solo per gli allenamenti. Tutto il vestiario deve essere risposto all’interno del proprio armadietto, compreso le giacche e le borse. Per quanto riguarda i corsi dei gruppi sarà possibile effettuare solo quelli che non prevedono il contatto tra le persone come la ginnastica a corpo libero, con il mantenimento delle distanze minime, che si potrà ottenere anche ricucendo il numero dei partecipanti con lo scaglionamento dei corsi durante la giornata.

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Una risposta su “Regole per la riapertura di palestre e piscine dal 25 maggio”

Per le piscine condominiali presenti in particolare nelle località marine, quali sono le prescrizioni da adottare considerata la notevole e incontrollata affluenza dei condomini ? In queste strutture non esistono spogliatoi e servizi igienici in batteria, ma soltanto una sala del locale accessorio alla piscina ed un servizio igienico. Le docce sono all’esterno del piazzale.come pure lettini, sdraie ed ombrelloni. Chi effettua e come si verificano le procedure anticontagio ?? Il bagnino ha soltanto il compito per la sicurezza dei bagnanti per i quali deve anche assicurarsi del distanziamento in particolare per la presenza di molti bambini.

Finora non ci sono state indicazioni specifiche per tali strutture. Quelle indicate sono per altra tipologia di piscina, dove si realizzano allenamenti con attrezzature esistenti già adeguate a tale scopo.

Sarebbe interessante saperne di più poichè altrimenti le piscine condominiali rimarranno chiuse considerata anche la particolare responsabilità civile e penale dell’Amministratore condominiale incaricato. Grazie per un parere governativo al riguardo. Gianfranco Tosini

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