Uno schiaffo inaccettabile. Così è stata definita da tutti i partiti la decisione che è stata presa, a maggioranza, dalla Commissione contenziosi del Senato, che annulla la delibera emessa nell’ottobre del 2018 dal Consiglio di Presidenza dello stesso Senato, riguardo al taglio dei vitalizi da applicare agli ex senatori.
L’annullamento della delibera
La Commissione contenziosi, formata da 5 membri, due dei quali “laici”, ha annullato, con una decisione presa a maggioranza, tre voti contro due, i tagli dei vitalizi per gli ex parlamentari. La commissione si era riunita per esaminare il ricorso contro il taglio che era stato presentato da un gruppo di ex senatori, rappresentati da un avvocato, Maurizio Paniz, ex deputato. Lo stesso Paniz dopo la decisione della commissione ha dichiarato che è stato ripristinato “lo stato di diritto”, chiarendo che la delibera del Consiglio di Presidenza è stata annullata in quanto è stata ritenuta “ingiustificata” per vari motivi sia a livello italiano che di Unione Europea.
Paniz ha elencato i motivi dell’annullamento citando sia la retroattività della norma, che il fatto che avesse come diretti interessati solo gli ex parlamentari, che gli effetti “perenni” della norma e la ragionevolezza del taglio, il cui limite massimo è l’8%. Tra i componenti della Commissione hanno votato a favore dell’annullamento sia i due consiglieri “laici” che il presidente, Giacomo Caliendo, senatore di Forza Italia.
I due voti contrari sono invece stati di Simone Pillon, che appartiene al gruppo della Lega, e Alessandra Riccardi, ex M5S. La scelta effettuata dalla Commissione può essere “impugnata” dal Senato, ma ha subito fatto scaldare gli animi in tutti i partiti, con il presidente Caliendo che ha dichiarato di attendere le motivazioni per verificare se potranno esserci impugnazioni.
Le reazioni del mondo politico
La reazione più veemente è stata quella del Movimento 5 Stelle, da sempre alfiere del taglio dei vitalizi degli ex parlamentari che ha sottolineato, con il suo reggente, Vito Crimi, come questa decisione sia uno “schiaffo” rivolto ad un paese che sta attraversando una crisi mai vista, ed alle famiglie che soffrono. Anche l’altro esponente del M5S, Di Maio, che ha dichiarato “C’è ancora qualcuno che pensa ai vitalizi nonostante un’emergenza di questa portata? Senza parole“.
Lo stesso ministro degli Esteri ha ribadito che dopo l’eliminazione dei vitalizi non ci sono spazi per il loro ripristino. Molto forte anche la reazione di Paolo Gentiloni, ex Premier ed attualmente a capo della Commissione dell’Unione Europea per gli Affari economici che ha postato un messaggio su twitter con queste parole “A volte ritornano. Il mondo aspettava che l’Italia tornasse ad accapigliarsi sui vitalizi“.
A volte ritornano. Il mondo aspettava che l’Italia tornasse ad accapigliarsi sui #vitalizi
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) June 25, 2020
Questa decisione della Commissione ha ricevuto il “no” da parte di tutte le forze politiche con messaggi sia della lega che con Matteo Salvini ha commentato ribadendo la sua opposizione e dichiarando la scelta “una vergogna”. Per il PD è arrivata la nota del segretario Zingaretti nella quale dichiara questa scelta sbagliata, sconcertante ed insostenibile, nel momento in cui la Cassa Integrazione per gli aventi diritto è in ritardo.